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 2022  aprile 23 Sabato calendario

Dagli Usa arriva il drone-killer creato per sostenere Kiev

NEW YORK – Si chiama Phoenix Ghost ma a differenza del nome non è una Fenice che risorge. Agisce come un kamikaze. Individua il bersaglio a distanza di più di 40 chilometri, lo insegue, lo bracca, può restare in attesa fino a sei ore, anche nella notte. Poi attacca. Colpisce e esplode. Fine. L’ultimo drone della tecnologia di guerra è stato creato dagli Stati Uniti per dare sostegno ai soldati ucraini, soprattutto sul fronte orientale. Il portavoce del Pentagono, John Kirby, si è affrettato a precisare che è un «drone sviluppato prima dell’invasione», ma altre fonti sostengono che sia stato progettato apposta per andare incontro alle richieste degli ucraini, che chiedevano droni più potenti, con maggiore autonomia e potenza di fuoco.
Gli Stati Uniti ne hanno inviati 121: sono prodotti dalla Aevex Aerospace, azienda tecnologica con base a Solana Beach, San Diego, California, posto fino a un paio di giorni fa semi anonimo, da party sulla spiaggia, ma che è finito da giovedì su tutti i media americani, più di quaranta anni dopo l’ultima volta, quando qui venne ambientato il film “Tentacoli”, in cui una piovra gigante attaccava gli umani. Qualcosa di mostruoso sono anche i droni tattici come Phoenix Ghost, seppure molto più piccoli: decollo verticale, dotati di lettori ottici di ultima generazione, sensori agli infrarossi. Sono droni cosiddetti “suicida” con “sistema a senso unico”, cioè non programmati per essere recuperati. «Stavamo già lavorando su questo – ha aggiunto Kirby – poi durante i colloqui con gli ucraini abbiamo ritenuto che questo sistema si sarebbe adattato alle loro esigenze, soprattutto nella zona orientale dell’Ucraina».
I Phoenix Ghost sono capaci di distruggere i carri armati e sono una versione aggiornata degli Switchblade, piccoli apparecchi capaci di stare dentro uno zaino, prendere di mira l’obiettivo, e colpirlo, facendo esplodere la testata. Il Pentagono ha deciso di sviluppare i Phoenix Ghost perché hanno un sistema simile agli Switchblade, già conosciuti dagli ucraini, a cui sono stati mandati un centinaio di modelli. I soldati non avranno bisogno di corsi per utilizzarli.