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 2022  aprile 23 Sabato calendario

Meloni contro tutti


ROMA
Il telefono tace. Da tre mesi. «Matteo Salvini non lo sento dal giorno dell’elezione di Mattarella, il 29 gennaio scorso. Vuole fare un partito unico con Forza Italia? Non mi spaventa, non mi preoccupa. È una scelta loro, non ci riguarda. Spero che lo facciano per convinzione e non per timore». Giorgia Meloni va per la sua strada. Gli alleati di un tempo, a sentir lei, ne hanno presa un’altra. «Non ho sempre l’impressione che tra gli alleati la priorità sia far vincere il centrodestra. Ho segnali altalenanti- attacca- a volte ho la sensazione che si voglia riproporre una maggioranza arcobaleno e non un governo di centrodestra».
Se con Salvini non c’è dialogo, con Silvio Berlusconi va appena meglio. «Con lui ci sentiamo, sono in corso interlocuzioni». I sondaggi dicono che Meloni può guardarli entrambi allontanarsi nello specchietto retrovisore. «Io non ho piani B per le alleanze, voglio rappresentare il centrodestra, chi lo vuole fare con noi? Io sono pronta a governare. Gli altri?». La sfida per le politiche del 2023 è lanciata. La corsa partirà la prossima settimana da Milano: al Convention centre del capoluogo lombardo, dal 29 aprile al primo maggio, si svolgerà la conferenza programmatica di Fratelli d’Italia. Lì, in casa di Berlusconi e Salvini, Meloni svelerà il programma di governo e si candiderà premier. Il partito punta a una mobilitazione massiccia. «Ci saranno circa 4.600 dirigenti», annuncia il responsabile organizzazione Giovanni Donzelli. Per tre giorni Fdi pianterà le tende in città, con l’intenzione e la speranza di far fischiare le orecchie all’uomo di Arcore e al segretario leghista.
"Italia, Energia da Liberare. Libertà indipendenza crescita, appunti per un programma conservatore”, è il titolo della conferenza programmatica. Non ci saranno leader di altri partiti, solo i capigruppo parlamentari di centrodestra. «Far venire Salvini o Berlusconi semplicemente ad ascoltare Meloni sarebbe stato evidentemente un gesto di poca attenzione», glissa Donzelli. Ci saranno invece «le energie migliori che questa nazione può mettere a disposizione». Tra loro anche tre che a gennaio, quando Meloni e Salvini ancora si telefonavano, per qualche ora hanno sognato il Quirinale: Giulio Tremonti, Marcello Pera, Carlo Nordio. Queste, e altre «autorevoli personalità», contribuiranno a una «prima traccia per un programma di governo», spiega la leader di FdI, per «farci trovare pronti con i contenuti, i programmi, la visione, la classe dirigente». Un programma per Giorgia Meloni premier? «Quando sapremo la legge elettorale, la coalizione e chi vorrà allearsi con noi, lavoreremo a un programma più ampio. Conoscete le regole: nel centrodestra il partito che arriva primo fa la sua proposta per chi debba guidare il governo. Quindi il programma per Giorgia Meloni premier è una definizione tecnicamente corretta».
Le distanze e le divisioni con gli alleati sono innegabili. Salvini incontra Orban? Lei no. «Non prendo le distanze, ma sono anche presidente di un partito europeo in cui ci sono importanti nazioni dell’Est che sulla vicenda dell’Ucraina hanno posizioni e sensibilità di cui devo tener conto». Sullo sfondo, poi, il caos delle amministrative. Emblematico il caso Sicilia. Litigano a Messina, a Palermo; in regione FdI è sempre più sola nell’appoggio a Nello Musumeci. «Credo si debba chiedere agli altri partiti di centrodestra se sia prioritario sconfiggere la sinistra o Fratelli d’Italia», li punzecchia lei. Forza Italia tace, la Lega reagisce. Parla il vicesegretario Lorenzo Fontana: «La Lega è da sempre impegnata per un centrodestra unito e di successo in Italia e in Europa. Siamo convinti che sia possibile vincere solo uniti, per questo siamo dispiaciuti per i dubbi su nuovi scenari per il centrodestra unito in Europa e per la scelta di FdI che in diverse città, da Nord a Sud, non abbia ancora scelto di sostenere i candidati del centrodestra. L’auspicio è che ci sia una convergenza nei prossimi giorni: non c’è tempo per sterili polemiche». E nemmeno per una telefonata.