Il Messaggero, 23 aprile 2022
Don Matteo potrebbe tornare
LA FICTION
Un finale a sorpresa, alla Soprano. Ma anche un finale così, de botto, senza senso, in stile Renè Ferretti, il regista tv parodiato dalla serie Boris. Un finale, soprattutto, che non è un vero finale. Perché l’83enne Terence Hill, alias Don Matteo, che giovedì scorso avrebbe dovuto dare l’addio al personaggio dopo 22 anni di onorata carriera nella fiction di Rai1, potrebbe tornare. «Non si esclude il suo ritorno, nella fiction tutto è possibile», dice Mario Ruggeri, capo-scrittura degli sceneggiatori (sette in tutto), all’indomani di una delle puntate più seguite della stagione (sei milioni di spettatori per il 28,8% di share, un punto in meno del primo episodio, 29,9).
LA PUNTATA
L’uscita di scena del personaggio, avvenuta negli ultimi secondi del quarto dei dieci nuovi episodi, lascia più di una porta aperta a un eventuale ripensamento di Hill: «È possibile che Terence si riaffacci prima o poi – ha commentato Luca Bernabei, il produttore Lux Vide da poco entrato nella galassia Fremantle (il cui ceo, Andrea Scrosati, proprio ieri ha presentato il piano investimenti al presidente Mattarella – quando vorrà potrà sempre tornare. Ma era anche giusto continuare a dare spettacolo ai nostri telespettatori». Uno spettacolo che, fin dalla prossima puntata, girerà intorno a un unico interrogativo: che fine ha fatto Don Matteo? Prelevato nel cuore della notte dalla chiesa dove si era ritirato in preghiera, e caricato da due uomini – apparentemente contro il suo volere – su una macchina scura, il prete investigatore di Spoleto ha lasciato il suo pubblico in modo imprevisto, brutale e decisamente inaspettato. «Abbiamo scritto l’episodio come se si trattasse di una puntata ordinaria, turbando quella normalità negli ultimi secondi: era tutto voluto – spiega lo sceneggiatore – Sarà la prossima puntata, quella in cui arriverà il prete di Raoul Bova, a svelare il mistero: cosa sia successo a Don Matteo e perché. Abbiamo concepito la quarta e quinta puntata come una specie di unico film. Il vero commiato di Terence, il suo saluto, arriva adesso. Non ci sarà fisicamente, ma drammaturgicamente».
LE IPOTESI IN RETE
Nel frattempo, in rete, i fan della serie («La fiction col pubblico più giovane», specifica Bernabei: non a caso, nella puntata di giovedì, si citano anche i Maneskin) giocano a trovare un senso alle ultime, misteriose, inquadrature dell’episodio. «Ho letto di tutto: rapito dagli ufo, dai terroristi del Bahrein, agente segreto. Ma c’è un commento su Twitter che ha colto nel segno» ammette lo sceneggiatore, che aggiunge: «Il motivo per cui Don Matteo è sparito non riguarda il suo passato, ma il suo futuro. È una scelta che abbiamo concordato con Terence. In tanti, giovedì scorso erano pronti a piangere: che preparino i fazzoletti per la prossima puntata». L’arrivo di Bova, il cui personaggio, il prete motociclista Don Massimo, «darà molte risposte sulla sparizione di Don Matteo», non passerà inosservato: «Il titolo della serie resterà Don Matteo 13, la musica storica non cambierà, ma dalla puntata 6 in poi la sigla sarà diversa, perché al posto delle immagini di Terence avremo quelle di Raoul. La puntata spartiacque è la prossima».
LA STRATEGIA
La sparizione misteriosa di Don Matteo, utile a tenere agganciati gli spettatori il tempo sufficiente a far digerire il cambio di guardia («È questa la strategia»), lascia sulle spalle di chi resta la responsabilità di mantenere un legame col passato. «Sono felice che il pubblico ami la storia di Anna e che ritenga credibile il suo rapporto con Marco – dice Maria Chiara Giannetta, 30 anni, tra i volti più amati della serie insieme a Nino Frassica – la loro è la storia di due persone che non riescono a stare insieme perché devono ancora fare dei percorsi personali. Torneranno fidanzati? Vedremo. La cosa più importante non è il finale ma il percorso». Anche per il suo personaggio, la carabiniera Anna, impegnata fin dalla prossima puntata a indagare sulla sparizione di Don Matteo, la serie prevede un piccolo mistero: «Se lei non se ne è ancora andata da Spoleto non è solo per amore. C’è qualcosa di inconscio che la trattiene, e che deve capire». Quanto al prossimo futuro della serie, «con Terence stiamo pensando a molte cose dice Bernabei senza escludere la possibilità di un film».