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 2022  aprile 21 Giovedì calendario

La nuova Fincantieri

È finita un’epoca dell’industria di Stato. Il governo ha deciso di rinnovare totalmente i vertici di Fincantieri e Giuseppe Bono, al comando per 20 anni, è stato costretto a lasciare il timone del più grande costruttore europeo di navi civili e militari, tra i primi al mondo. Cassa Depositi e Prestiti ha scelto la piena discontinuità, facendo piazza pulita dell’ormai vecchia guardia: in plancia arrivano Pierroberto Folgiero e il generale Claudio Graziano. Folgiero lascia l’incarico di amministratore delegato di Maire Tecnimont per approdare al gruppo navalmeccanico con lo stesso ruolo, mentre Graziano ha ricoperto, tra l’altro, l’incarico di capo di Stato Maggiore dell’esercito e poi della Difesa e siederà sulla poltrona di presidente.
Discontinuità
Le scelte del governo sono di chiara rottura con il passato. Bono ha provato sino all’ultimo a rimanere in sella, grazie anche al rapporto con il Quirinale e a diverse sponde politiche, ma Cassa Depositi e Prestiti ha preferito aprire un nuovo capitolo nella storia di Fincantieri. Sino a poche ore dall’annuncio del nuovo consiglio di amministrazione, ha reclamato la poltrona di presidente con deleghe pesanti. Pensava che i risultati positivi ottenuti con l’ultimo bilancio potessero garantirgli un altro, forse l’ultimo, giro sulla plancia di comando della sua creatura. Ma dopo 20 anni, è stato il ragionamento di Cdp e Palazzo Chigi, «diventa naturale pensare a un ricambio». Anche anagrafico: Fogliero va per i 50 anni, Bono ne conta 78. Il governo Draghi voleva un cambio di passo e così è arrivata la nomina del manager di Maire Tecnimont, dopo che in mattinata non è riuscita a decollare quella di Lorenzo Mariani, uomo di Leonardo che sarebbe stato forse uno sgarbo ulteriore all’ultimo boiardo di Stato.
Folgiero è l’uomo dei conti: nato a Roma, laureato in Economia e commercio alla Luiss, di cui ora è membro dell’Advisory Board e professore a contratto. Inizia la carriera in Agip Petroli, poi Ernst Young e diventa Corporate Finance Manager in PricewaterhouseCoopers. In Wind ha lavorato nel 2000 facendo rapidamente carriera. C’è anche una parentesi marittima in Tirrenia sempre con il ruolo di direttore finanziario e general manager: in quell’occasione guida la ristrutturazione e la privatizzazione della società. Dodici anni fa Folgiero entra nel gruppo Maire Tecnimont e diventa poi ad e dg del gruppo. È evidente la differenza: Bono ha un profilo industriale, Folgiero finanziario: «Ma non sarà una guida debole – spiegavano ieri fonti di Cdp – Non è stato scelto un manager di secondo piano, ma un amministratore delegato di una grande azienda italiana, in grado di guidare strutture complesse e portare a casa contratti importanti anche a livello internazionale». La spiegazione è la mossa del governo per blindare e sostenere da subito il nuovo timoniere.
La sfida per Folgiero non sarà semplice: Fincantieri è un colosso complesso, in grado di costruire navi da crociera e fregate da guerra, ma che negli ultimi anni si è lanciato anche nella costruzione di infrastrutture come il ponte di Genova dopo il crollo del Morandi e la stazione marittima di Miami per Msc. Non solo: Fincantieri ha un ruolo fondamentale nel settore della difesa anche per le alleanze industriali siglate con alcuni Paesi, come quella con i francesi di Naval Group. Il generale Graziano prendeil posto di Massolo designato alla presidenza di Atlantia.
I mal di pancia della politica
Nel governo però non tutti applaudono per la scelta. Andrea Orlando, big del Pd, fa trapelare disappunto per la mancata riconferma di Bono e persino preoccupazione per i contraccolpi che potrebbero interessare l’azienda in questa delicata fase di passaggio. Non è l’unico: anche il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli sottolinea le qualità del manager uscente e il leader della Lega, Matteo Salvini, tesse le lodi di Bono. La mossa ha fatto crescere la tensione tra i partiti e Palazzo Chigi.
Le altre nomine
Ieri inoltre Cdp ha designato Elisabetta Oliveri come nuovo presidente in vista del rinnovo degli organi sociali di Autostrade per l’Italia mentre ha confermato Roberto Tomasi nel ruolo di amministratore delegato. Nella lista per il rinnovo del consiglio di amministrazione di Ansaldo Energia, Cassa ha invece confermato Giuseppe Marino nel ruolo di amministratore delegato e indicato Lorenza Franca Franzino come nuovo presidente. —