La Stampa, 20 aprile 2022
Netflix perde utenti e il titolo crolla: -23%
Netflix trema: per la prima volta da un decennio perde circa 200mila clienti. All’annuncio dei conti trimestrali, avvenuto ieri in serata dopo la chiusura di Wall Street, il colosso statunitense dell’intrattenimento multimediale ha comunicato un freno negli abbonamenti. E la contrazione non è ancora terminata, come spiegato dai vertici. Anche nel secondo trimestre ci sarà una flessione monstre, circa 2 milioni di utenti. Il tutto nonostante il ritorno di serie tanto attese come “Stranger Things” e “Ozark” e il debutto del film “The Grey Man”. In picchiata il titolo a New York: meno 23 per cento.
I numeri
È stato un crollo inatteso. E per questo, rumoroso. Netflix, che attualmente ha 221,6 milioni di abbonati, ha riportato l’ultima perdita di clienti nell’ottobre 2011. I ricavi del primo trimestre sono cresciuti del 10% a 7,87 miliardi di dollari, ma al di sotto delle previsioni di Wall Street a 7,93 miliardi. L’utile è calato a quota 1,6 miliardi dagli 1,71 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso. «Il gran numero di famiglie che condividono account, combinato con la concorrenza, sta creando venti contrari alla crescita dei ricavi. La grande spinta del Covid allo streaming ha recentemente oscurato il quadro», ha affermato Netflix, spiegando le difficoltà di acquisizione di nuovi clienti, sia negli Stati Uniti sia a livello globale.
A incidere, secondo la società, oltre all’uscita dalla pandemia, c’è anche la decisione, assunta a inizio marzo, di sospendere il servizio in Russia. Scelta che è costata la rinuncia a 700.000 iscritti. Ma in ogni caso, secondo diversi analisti indipendenti, era prevedibile una flessione per il servizio di streaming più famoso al mondo. A puntellare il predominio di Netflix, negli anni, ci ha pensato la concorrenza serrata di rivali affermati come Amazon.com, Walt Disney Co, la neonata Warner Bros Discovery Inc e nuovi arrivati come Apple. «I servizi di streaming hanno speso 50 miliardi di dollari in nuovi contenuti l’anno scorso, nel tentativo di attrarre o trattenere abbonati», secondo la società specializzata Ampere Analysis. Si tratta di un aumento del 50% rispetto al 2019, quando molti dei nuovi servizi di streaming sono stati lanciati, segnando una nuova fase di guerra per ottenere nuovi utenti.
Le nuove aree
Dato che la crescita rallenta nei mercati avanzati, come gli Stati Uniti, Netflix si sta concentrando sempre più su altre parti del mondo e investe in contenuti in lingua locale. «Mentre centinaia di milioni di case pagano per Netflix, ben oltre la metà delle case a banda larga del mondo non lo fa ancora, rappresentando un enorme potenziale di crescita futura», ha affermato la società. Pesante la risposta di Wall Street, dove il titolo, nella contrattazione dopo la chiusura, è arrivata a perdere il 23 per cento in una sessione caratterizzata da elevata volatilità. Impatto negativo anche per le concorrenti Roku e Disney. —