la Repubblica, 20 aprile 2022
Così gli ucraini vengono addestrati ad usare le armi Usa
Gli ucraini hanno «ricevuto ulteriori aerei e parti di aeromobili, per aiutarli a farne volare di più». A rivelarlo è stato il portavoce del Pentagono Kirby, precisando che i caccia non sono arrivati dagli Usa, ma da altri partner. Presumibilmente i paesi Nato che facevano parte del Patto di Varsavia, e quindi hanno i Mig sovietici che i piloti di Kiev sanno usare.
Washington finora si era opposta a questa mossa proposta dalla Polonia, ma ora ha cambiato linea. Una conferma dell’accelerazione del sostegno militare, decisa durante la video conferenza tra gli alleati occidentali ospitata dal presidente Biden. Il Pentagono sta avviando l’addestramento all’uso delle armi occidentali, e sollecita le aziende americane ad aumentare e velocizzare le consegne. Per rispondere ai minacciosi avvertimenti lanciati da Mosca agli alleati, Italia compresa, ma soprattutto per mettere Zelensky in condizione di difendersi dalla nuova offensiva.
L’addestramento all’uso dei 18 cannoni howitzer da 155 mm è stato annunciato da Kirby: «Saremo in grado di iniziare questa formazione nei prossimi giorni. Saranno solo gli sforzi iniziali. Potrebbero essercene altri, in altri luoghi e in altri momenti». È presumibile che l’addestramento avvenga al confine con Polonia e Romania, ma Kirby ha specificato che è solo l’inizio, perché Washington è pronta anche ad insegnare l’uso dei radar AN/TPQ-36 Firefinder e AN/MPQ-64 Sentinel, inclusi nell’ultimo pacchetto di forniture da 800 milioni di dollari: «Riteniamo di poter mettere insieme una formazione adeguata per questi sistemi molto, molto rapidamente». Sullo sfondo poi ci sono i «vettori da difesa costiera senza pilota».
La settimana scorsa il Pentagono ha incontrato i ceo delle aziende americane produttrici di armi, Lockheed, Raytheon Technologies, Boeing, Northrop Grumman, General Dynamics e L3Harris Technologies, per capire cosa potrebbero aggiungere alle forniture e quanto rapidamente. Perché l’offensiva nel Donbas è in corso, Putin può vincere, e bisogna fermarlo ora.
L’addestramento degli ucraini non è una novità. Già prima del 24 febbraio, un gruppo di soldati di Kiev era nello Stennis Space Center di Biloxi, Mississippi, per imparare ad usare i droni Switchblade. Queste operazioni erano in corso dal 2014, dopo l’invasione della Crimea. La Joint Task Force Ukraine dei canadesi, Operation Unifier, ha condotto per anni l’addestramento nell’International Center for Security and Peacekeeping di Starychi, l’Ukrainian Ministry of Defense Demining Center di Kamianets-Podilskyi e Yavoriv, al confine polacco, dove ogni anno si teneva l’esercitazione Rapid Trident con gli americani.
Ora l’offensiva ad Est impone di agire subito. Perciò Washington ha accettato di fornire a Kiev le armi pesanti che le servono. L’incertezza riguarda la reazione di Mosca. La Russia ha già detto che considera i convogli di armamenti obiettivi legittimi. Se li colpisse in territorio Nato, farebbe scattare l’Articolo 5 della difesa comune. Un discorso simile riguarda l’addestramento nei paesi confinanti. Se Putin decidesse di attaccare i centri dove avviene, con la scusa di prendere di mira i militari di Kiev, rischierebbe la Terza guerra mondiale.