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 2022  aprile 20 Mercoledì calendario

Anche gli ucraini usano bombe a grappolo

NEW YORK – A inizio marzo uno sperduto villaggio di meno di 600 abitanti, Husarivka, nella parte orientale dell’Ucraina, è stato colpito da bombe a grappolo, chiamate anche “munizioni a grappolo”, armi messe al bando dall’Onu perché doppiamente vigliacche: esplodono una prima volta in mezzo all’aria, seminando frammenti a loro volta esplosivi. Il punto è che non sarebbero state lanciate dai russi, ma dagli ucraini. Lo riporta il New York Times, secondo il quale le “cluster munitions” sarebbero state lanciate in un tentativo di riprendere il controllo del territorio. È il primo caso verificato che coinvolge gli ucraini. Nessuno è rimasto ucciso, anche perché Husarivka è un villaggio rurale, semideserto, fatto per lo più di campi coltivati e condotte di gas. Il villaggio, che si trova a 150 chilometri da Karkiv, è stato ripreso dagli ucraini, ma il ricorso a “munizioni a grappolo” sarebbe in violazione della Convenzione Onu che dal 2010 vieta l’utilizzo di armi che possono colpire, in modo indiscriminato, i civili. Secondo gruppi umanitari, i frammenti arrivati a terra e non esplosi potrebbero farlo in un secondo momento se presi in mano. Più di cento nazioni hanno aderito alla messa al bando, ma non Ucraina, Russia, Stati Uniti, Cina e Israele. Per la comunità internazionale l’uso delle “cluster munitions” si configura come “crimine di guerra”. Quando le accuse riguardavano la Russia, dopo il bombardamento a Mykolaiv, l’Alto commissario Onu per i diritti umani, Michelle Bachelet, aveva condannato gli «attacchi indiscriminati». Kiev non ha confermato la notizia, ma neanche l’ha smentita. «Non è una sorpresa ha commentato Mary Wareham di Human Rights Watch – ma è decisamente deludente scoprire che gli ucraini possano aver usato le bombe a grappolo. Sono armi inaccettabili che uccidono e mutilano civili in tutta l’Ucraina». Husarivka era finita sotto controllo russo a inizio marzo. Dopo l’attacco lanciato dall’esercito ucraino, i reporters del quotidiano newyorkese hanno trovato frammenti non esplosi. Husarivka sarebbe il primo posto ad aver subito questo “trattamento” da parte degli ucraini, ma nessuno può dire se sia stato l’unico.