Corriere della Sera, 20 aprile 2022
Toscana, tutti in vacanza in bici
«Prima non ce n’era neanche uno, da due anni ce ne sono quattro», dice il presidente dell’Eroica, Franco Rossi, indicando il negozio di biciclette nella piazza di Montalcino. «Fino al ’98 non c’era un posto-letto per turisti, ora siamo a 1.250», gli fa eco Giancarlo Brocci da Gaiole, dove ogni anno parte la colorata ciclo turistica storica, da lui inventata con un colpo di genio, che attrae 23.500 ciclisti l’anno sui percorsi tra il Chianti, la Val d’Orcia e le splendide Crete senesi ai quali ora si aggiungono i tracciati della Val di Merse, in tutto 461 chilometri nell’unico circuito «Terra Eroica».
In Italia prima della pandemia erano 2.900 le imprese impegnate nel comparto della bici (dati Banca Ifis 2021) per un giro d’affari di 9 miliardi di euro annui e 17.000 impiegati. Numeri che, anche grazie agli incentivi statali, sono aumentati del 20% durante il Covid-19 quando la bicicletta si è rivelata il mezzo migliore per spostarsi e fare sport in sicurezza.
Ma non basta un bel panorama, per ottenere risultati ci voglio programmazione e valorizzazione del territorio e infrastrutture minime per il cicloturista. Come sta avvenendo in questa zona della Toscana dove i ciclisti arrivano da tutto il mondo in qualunque stagione per ripercorrere, per intero o a tappe, su bici da corsa, gravel, mountain bike o e-bike le mitiche Eroica e Strade Bianche su tracciati ben segnalati e con strutture ricettive dedicate come i «Bike point».