Corriere della Sera, 17 aprile 2022
La guerra tra Atene e Sparta
Duemilacinquecento anni fa, nel 478 avanti Cristo nacque il primo «impero» del mondo occidentale: l’impero ateniese. Inizialmente si presentava come una alleanza paritetica avente come obiettivo la prosecuzione della guerra contro l’impero persiano. Per due volte la Persia aveva tentato di includere la penisola greca nella propria zona d’influenza, ma aveva subito pesanti sconfitte, soprattutto al secondo tentativo. Piuttosto presto però l’alleanza cambiò natura e obiettivo. Di guerra alla Persia non si parlò più mentre l’obiettivo principale dell’alleanza divenne quello di tenere a bada, magari attraverso la sovversione politica, alleati scalpitanti e sempre meno contenti di dover subire l’egemonia ateniese. Il veicolo di tale controllo era l’imposizione, magari con la forza, di regimi «democratici» amici nelle città alleate.
In luogo della Persia, il bersaglio militare dell’impero ateniese (in realtà della città egemone) divenne Sparta: cioè l’ex alleato nella guerra mortale, e corredata di forti motivazioni ideali, contro l’aggressore persiano. Il conflitto con Sparta esplose molti anni dopo la fondazione dell’alleanza in origine paritetica fondata nel 478 avanti Cristo. Fu preceduto da lunghi anni di guerra fredda, altalenante. Altalenante tra momenti di riavvicinamento (quando ad Atene salirono al potere uomini politici amici di Sparta, come ad esempio Cimone, figlio di Milziade vincitore a Maratona) e momenti di alta tensione, sempre più forte a misura che il potere ad Atene passava nelle mani di «democratici».
Dalla guerra fredda alla guerra guerreggiata si passò nel 431 avanti Cristo, e fu un passo irreversibile: una via senza ritorno. Fu un conflitto lunghissimo, interrotto da accordi di compromesso che rassomigliavano piuttosto a temporanee tregue. Alla fine vinse Sparta, col valido aiuto della potenza persiana, che nel 478 era «il nemico comune». Purtroppo nessuna delle due parti imparò la lezione. Atene sconfitta ma non distrutta (come alcuni alleati avrebbero voluto), fu costretta per un certo tempo ad essere alleata subalterna di Sparta.
Ma dopo qualche decennio tentò di ridar vita ad un secondo impero, che replicò gli errori del primo. Il conflitto tra potenze proseguì fino a che una potenza – la Macedonia —, rimasta a lungo marginale nel corso del conflitto interminabile tra le due potenze tradizionali, prese il sopravvento e dominò per secoli il mondo greco. All’origine di questa vicenda istruttiva (sempre che la conoscenza storica davvero istruisca) sta la fondazione, or sono duemila e cinquecento anni, di quella alleanza paritetica.