il Giornale, 17 aprile 2022
I 95 anni di Joseph Ratzinger, fragile e non sempre lucido
Joseph Ratzinger compie 95 anni. Anche allora, il 16 aprile 1927, era la vigilia di Pasqua. E anche quest’anno, il Papa emerito ha vissuto nella preghiera e nella contemplazione il giorno del suo compleanno coinciso con il sabato santo. Nato nella notte – a Marktl am Inn, in Baviera, diocesi di Passau – Joseph Ratzinger «fu battezzato già al mattino dello stesso giorno con la nuova acqua, appena benedetta», dice padre Federico Lombardi, che fu suo portavoce.
Nel 2020 è diventato il più longevo, d’età, tra i Papi della Chiesa, battendo il record di Leone XIII che ha vissuto 93 anni, 4 mesi e 18 giorni.
«Il Papa Emerito è di buon umore, naturalmente è fisicamente relativamente debole e fragile, ma piuttosto lucido», ha fatto sapere il suo segretario Georg Gaenswein, ai media vaticani. Non c’è stata alcuna festa poiché il Sabato Santo è «il giorno che esprime il riposo sepolcrale di Cristo». Oggi, domenica di Pasqua, «è prevista la celebrazione liturgica. Poi, durante la settimana di Pasqua, delegazioni più piccole e alcune persone verranno a porgere i loro auguri», ha aggiunto il segretario di Joseph Ratzinger. Lo scorso 13 aprile era stato Papa Francesco a recarsi in visita al monastero Mater Ecclesiae nei Giardini Vaticani per gli auguri. Una visita anticipata dato che il Sabato Santo è «un giorno molto impegnativo per Francesco», spiega ancora Gaenswein. Da qualche tempo, racconta, il Papa Emerito non celebra più la Pasqua come celebrante principale, «perché non ha più la forza di stare sempre in piedi e non ha più la forza nella voce. Tuttavia – aggiunge il segretario tedesco – segue la liturgia, vi partecipa concelebrando, con grande enfasi interiore. Ne trae anche nuova forza, giorno dopo giorno, per la sua vita».
Preghiera, letture e musica scandiscono le giornate di Papa Ratzinger. La routine «non è cambiata da quando il Papa è diventato emerito. Inizia con la parte più importante della giornata, la mattina presto, cioè la messa e le preghiere del Breviario. Poi – aggiunge ancora mons. Gaenswein – il momento della colazione e una pausa. Quindi Benedetto XVI si dedica alla corrispondenza e alle letture del mattino. Ogni tanto c’è spazio per la musica, fino all’ora del pranzo». Nel pomeriggio, un momento per un breve riposo e, di tanto in tanto, per accogliere le persone in visita. Quindi, «piccola passeggiata nei Giardini Vaticani con la recita del Rosario, ma seduti», per concludere la giornata con «il telegiornale in italiano e con la preghiera della sera».
Recentemente Papa Ratzinger ha dovuto affrontare polemiche e accuse dopo la pubblicazione di un rapporto riguardante la diocesi di Monaco per presunti errori commessi nella gestione di alcuni casi di pedofilia quando era arcivescovo lì, incarico ricoperto dal 1977 al 1982. Benedetto XVI ha sempre respinto le accuse anche se in una lettera ha scritto: «Ancora una volta posso solo esprimere nei confronti di tutte le vittime di abusi sessuali la mia profonda vergogna, il mio grande dolore e la mia sincera domanda di perdono».
Per il secondo anno consecutivo, Ratzinger ha festeggiato il compleanno senza avere accanto a sé il fratello Georg, scomparso il primo luglio 2020 a 97 anni. Una perdita molto graver per Ratzinger, che ieri ha trascorso la giornata con la sua «famiglia» vaticana: monsignor Gaenswein e le Memores Domini, laiche consacrate di Comunione e liberazione che governano il Monastero dove vive il Papa emerito.