La Stampa, 17 aprile 2022
Del Piero 10 anni dopo
Più che un saluto, è stato un tuffo al cuore. Per lui, per i tifosi e anche per la stessa Juventus. Alessandro Del Piero sale in piedi sulla balaustra per ringraziare lo Stadium che canta «C’è solo un capitano» e la mente ritorna a quel 13 maggio 2012, quando il numero dieci salutava il suo pubblico per l’ultima volta – stesso lato dell’impianto, solo qualche fila più in basso – tra le lacrime della gente e l’emozione di un uomo che chiudeva sul campo una delle carriere più belle e bianconere di sempre. Dopo aver inaugurato la nuova casa juventina e soprattutto averla addobbata con lo scudetto che apriva il ciclo dei nove tricolori consecutivi, Del Piero non era più tornato allo Stadium come ospite d’onore. Ha giocato una “partita del Cuore” per beneficenza e spesso ha commentato le partite della Juve per Sky, ma sempre in trasferta e mai in questa veste di ospite d’onore. Ieri, invece, era tutto così diverso e speciale. Il ritorno allo Stadium dalla porta principale, accolto nella tribuna che porta il nome della famiglia Agnelli, e quel saluto trasmesso sui maxischermi durante una standing ovation da pelle d’oca. «Che grande giorno, sono felice di essere tornato a casa», ha poi commentato.
Certi passaggi non sono mai simbolici quando di mezzo c’è Del Piero e così i tifosi sognano già un suo ritorno nella Juve da dirigente dopo dieci di assenza. Il club ha mostrato a tutto il mondo il ritorno del figliol prodig(i)o e chissà che cosa accadrà adesso dopo questa ondata di affetto. Nei giorni scorsi il suo grande amico Lapo Elkann aveva pubblicato su Twitter una foto di un loro recente incontro con parole tanto dolci quanto significative. «Un Capitano che ha fatto la storia della Juve – aveva scritto sui social -, una Leggenda del calcio italiano e internazionale. Ti voglio bene e sei sempre nel mio cuore, quando ti ho visto ho avuto la luce negli occhi. Ho ricordato i momenti meravigliosi che mi hai fatto vivere da tifoso e da amico. Non vedo l’ora che quei momenti che hai portato nella nostra amata Juve tornino al più presto». Ieri sembrano essere tornati e Lapo l’ha sottolineato con un altro messaggio virtuale, visto che non era presente a Torino: «Un Capitano è per sempre, dispiace non essere riuscito a stare vicino ad un amico come Alessandro».
La presenza di Del Piero, ieri in Juve-Bologna, si spiega per il suo ruolo di ambasciatore dell’Academy bianconera di Los Angeles che porta il suo nome. L’ex attaccante capace di vincere tutto nella Juve, segnando 290 gol in 705 partite (doppio record assoluto), ha accompagnato piccoli calciatori e famigliari a Torino per un incontro organizzato dalla Juve con altre Academy sotto Pasqua, ma soprattutto ha pagato i biglietti ai suoi ospiti americani per andare allo Stadium a vedere la prima squadra. Un gesto di affetto a forte tinte bianconere, mentre il futuro è ancora tutto da scrivere. Dieci anni dopo, però, un cerchio si è chiuso e una nuova porta può aprirsi. Non nel cuore dei tifosi bianconeri: quelle erano spalancate da sempre.