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 2022  aprile 15 Venerdì calendario

COLPIRE GLI OLIGARCHI UNO DOPO L’ALTRO – TRE MILIARDI DI DOLLARI SONO STATI SPOSTATI IN TRE ANNI IN UN GIRO DI SOCIETÀ OFFSHORE CONNESSE A SULEIMAN KERIMOV, VICINISSIMO ALLA CERCHIA DI PUTIN - IL RUOLO DEL MISTERIOSO TATUATORE DI ORIGINI ITALIANE RENATO COPPO, TITOLARE DI UNA SOCIETÀ REGISTRATA NELLE ISOLE VERGINI BRITANNICHE CHE HA SPOSTATO 300 MILIONI A SOCIETÀ RICONDUCIBILI A KERIMOV. GLI USA HANNO SEQUESTRATO UN SUO YACHT, UN ALTRO È A GENOVA (QUANTO PIACE L’ITALIA AGLI OLIGARCHI) -

Pilatustrasse 53, Lucerna, Svizzera. Una delle più grandi reti offshore di società caraibiche in mano alla cerchia putiniana ha un piccolo nodo anche qui, dietro queste vetrate ad angolo accanto a una crêperie. Dentro, parquet, sgabelli, lettini per tatuaggi, pareti azzurre, lampade d'acciaio e pareti in mattoncini. Elegante, contenuto. Nessuno penserebbe a oligarchi russi e Putin. E invece.

Tre miliardi di dollari sono stati spostati in tre anni in un giro di società offshore connesse a Suleiman Kerimov, uno degli oligarchi più vicini alla cerchia di Putin, e in passato già collegato alle reti che sono ritenute parte della ricchezza personale del presidente russo. Ma nei satelliti di questa storia - se immaginiamo che Putin sia al centro di questo sistema solare - entra anche un tatuatore di origini italiane e una società che ha spostato 300 milioni a società riconducibili a Kerimov.

È quanto emerge da una serie di documenti - messi a disposizione dal Consorzio ICIJ e alcuni media internazionali - i cosiddetti "Pandora Papers Russia", integrati con documenti bancari leakati nel 2020 nell'ambito dei Fincen Files. Secondo carte che hanno la data del 2016, Renato Coppo sarebbe stato il titolare di Fletcher Ventures - una società registrata nelle Isole Vergini britanniche, ma amministrata in Svizzera da Swiru Holding (di proprietà del consulente Alexander Studhalter).

Coppo è un artista del tatuaggio che dice nel curriculm online «la mia passione è l'arte asiatica», e non sembra poter possedere queste ricchezze. Fatto sta che una società intitolata al tatuatore è stata coinvolta in transazioni rilevantissime, segnalate come sospette dalla Bank of New York Mellon al Tesoro Usa.

Nel 2013 Fletcher trasferisce 100 milioni di dollari alla LT Trading Ltd. Il titolare effettivo di LT Trading, stando a documenti societari consultati da ICIJ, era il nipote di Kerimov, Nariman Gadzhiev (proprio come Fletcher Ventures, la società è stata amministrata in Svizzera da Swiru Holding). Un'altra transazione fu questa: nel 2013 Fletcher Ventures spostò 202 milioni di dollari a LLC Gilia a Mosca, società che aveva legami con una società d'investimento di Kerimov. Studhalter, lo svizzero al centro di queste e tante altre operazioni, firmò una lettera in cui sosteneva che Coppo era il vero titolare di Fletcher.

Ma a ICIJ ha detto ora di averla firmata per errore, e che era lui il vero proprietario, Coppo solo «un dipendente». Coppo, quando i reporter del Consorzio e della Bbc sono andati a cercarlo per verificarne l'identità, ha risposto rimandandoli a Studhalter.

Il legame tra lo svizzero e Kerimov emerse nel 2016: furono indagati in Francia per riciclaggio ed evasione fiscale per l'acquisto di una mega villa (Villa Hier) a Cap d'Antibes nel 2016 (l'acquisto figurava per 27 milioni, la villa ne valeva almeno cento di più). In udienza il giudice - atti pubblici del tribunale francese - disse: «Il beneficiario effettivo ed esclusivo delle ville è il signor Kerimov e la sua famiglia». Studhalter negò tutto e disse di essere «l'unico titolare di queste proprietà, e Kerimov solo un inquilino di una delle ville, ma non ha mai avuto alcuna proprietà». Le accuse furono archiviate (con il pagamento di una multa di 1,4 milioni) dopo che il Cremlino intervenne esponendo addirittura Dmitry Peskov, il portavoce di Putin, in favore di Kerimov. Dissero che Kerimov aveva copertura diplomatica. Per dire di quanto fosse importante non farlo cadere.



Nei Pandora Papers, ha scritto il Washington Post, è emerso un documento che descrive quasi 3 miliardi di dollari di prestiti tra il 2012 e il 2015 da una società delle Isole Vergini britanniche chiamata Fren Global Corp., riconducibile a Studhalter, a una società controllata dalla famiglia di Kerimov. Studhalter ha dichiarato che la sua firma era stata «alterata elettronicamente», e di aver venduto Fren a Nariman Gadzhiev, il nipote di Kerimov. Il quale ha confermato.

Un rappresentante dello svizzero ha anche dichiarato che «Studhalter non ha né creato né mantenuto società offshore per il signor Kerimov», Studhalter e Kerimov «hanno investito in progetti congiunti, e dalla cessazione delle attività del signor Studhalter in Russia nel 2017, tutte le sue società offshore sono state gradualmente liquidate e nessuna esiste oggi».

Kerimov, senatore fin dai primi anniDuemila, è oggi secondo Forbes il nono uomo più ricco di Russia. Ha una fortuna di 14,5 miliardi di dollari. L'ha fatta investendo in Gazprom e Sberbank e poi, nel 2012, prendendo Polyus, il più grande produttore russo di oro. Nel 2016 dai Panama Papers emerse che società legate a Kerimov avevano pagato 200 milioni di dollari a entità offshore legate a Sergei Roldugin, il celebre violoncellista e amico di famiglia di Putin (Roldugin rispose che erano donazioni di russi ricchi per comprare strumenti ai musicisti bisognosi). Nel 2018 Kerimov fu sanzionato dagli Usa.

Il 15 marzo scorso si sono aggiunti Regno Unito e Unione europea, che scrive: «Kerimov è un membro della cerchia ristretta degli oligarchi vicini a Putin». Una settimana fa Polyus ha comunicato che il maggiore azionista, il figlio di Kerimov, Said, ha venduto il suo 30 per cento della società, facendo scendere la famiglia al di sotto del 50 per cento nel tentativo di aggirare le sanzioni.

Proprio ieri, alle Fiji, gli Usa hanno sequestrato uno yacht che gli apparterrebbe, Amadea, 106 metri, valore 325 milioni di dollari. Kerimov possiede naturalmente - oltre alle case a Londra (una delle più grandi mansion con terrazzo della città, in Regent' s street) e in Francia - un altro yacht, Ice, che in questo momento attende la sua sorte, geolocalizzato ieri sera nel porto Genova. Quanto piace l'Italia agli oligarchi.