il Fatto Quotidiano, 15 aprile 2022
Vespa in diretta da Leopoli perché da Odessa, per la Rai, costava troppo
La sindrome Giletti colpisce ancora. In questo caso Bruno Vespa. Dopo aver assistito alle mitologiche performance di Massimo Giletti a Odessa, il conduttore di Porta a Porta dev ’essersi chiesto: “E noi? E io?”. E così l’occasione s’è presentata con la Via Crucis di Papa Francesco del Venerdì Santo, in onda stasera alle 21 su Raiuno. Che però sarà preceduta e seguita da uno Speciale Porta a Porta, la Via Crucis dell’Ucraina. Con l’ex direttore del Tg1 che condurrà in diretta dalla cattedrale di Leopoli. Mezz’ora, dalle 20.30 alle 21, e poi altri 40 minuti al termine della Via Crucis, col Papa, in mezzo, a far da panino. In realtà, Vespa voleva andare a Odessa, in perfetto Giletti style (ma speriamo senza Hogan ai piedi). Un paio di settimane fa, sul tavolo dell’ad Rai Carlo Fuortes è planata la richiesta di organizzare uno speciale da Odessa, che il conduttore voleva raggiungere in aereo privato. Affittare un jet ha un costo variabile tra i 3 mila ai 13 mila euro per ogni ora di volo (3 ore e 20 da Roma a Odessa). Insomma, tra l’ae – reo, i mezzi tecnici e le assicurazioni (circa 500 euro al giorno), la missione non sarebbe costata meno di 60 mila euro. A quel punto, Fuortes frena e dice no: Odessa è troppo pericolosa. Ma il conduttore insiste. “Ha fatto fuoco e fiamme”, dicono da Viale Mazzini. Così inizia un braccio di ferro che si conclude con un compromesso: Leopoli, meno rischiosa e più facilmente raggiungibile, con aereo fino al confine polacco e poi in treno. La scaletta prevede il racconto di storie dalla città, soprattutto profughi in fuga. E alla fine “Francesco, a te la linea…”.