Corriere della Sera, 14 aprile 2022
Alle elementari arriva il prof di ginnastica
Dal prossimo settembre gli oltre 400 mila bambini delle quinte elementari avranno un insegnante in più: il prof di ginnastica, che oggi si chiama professore di educazione motoria. Con la firma del decreto sugli organici del prossimo anno scolastico si conclude il percorso legislativo previsto dalla legge di Bilancio dello scorso dicembre.
Gli insegnanti di educazione fisica saranno 2.200, diplomati all’Isef e saranno supplenti, almeno finché non verrà bandito il primo concorso per la nuova disciplina: i presidi potranno attingere tra i prof di educazione motoria delle medie (A049) e delle superiori (A048). Costo dell’operazione che per ora riguarda soltanto le classi quinte e dal 2023 anche le quarte è di 30 milioni per il 2022, quasi 170 quando sarà a regime. I nuovi professori saranno in palestra per almeno due ore alla settimana per circa 25 mila classi in tutto il Paese e sostituiranno le maestre e i maestri che attualmente si occupano anche dell’attività motoria dei piccoli studenti.
Resta invece ancora bloccata in Parlamento la legge che istituisce l’insegnante di educazione fisica per le scuole elementari in toto, cioè dalla prima classe; un progetto ambizioso e impegnativo dal punto di vista finanziario. L’introduzione graduale è comunque «un’importante novità, attesa nel mondo della scuola, che riguarda il benessere psicofisico e lo sviluppo dei nostri bambini e delle nostre bambine – sottolinea il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi —. Un tassello che rientra nel percorso di costruzione di una nuova scuola che stiamo realizzando con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e con le misure adottate in questi mesi».
Soddisfatta anche la sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali che ha lavorato molto per questo obiettivo e che, oltre a Bianchi ringrazia il premier: «È un risultato storico: scuola e sport camminano insieme sin dai primi anni scolastici, per contribuire a formare una società e un Paese migliori. E per questo ringrazio il presidente Draghi, senza la sua sensibilità al tema, non saremo riusciti in questa impresa epocale».
In realtà l’introduzione per gradi dell’insegnamento ad hoc delle scienze motorie è frutto di un compromesso che accontenta i sindacati che vedono ampliarsi comunque la platea dei professori e soddisfa le famiglie e i piccoli studenti. Resta comunque ancora da risolvere il problema delle palestre: quasi una scuola elementare su 5, infatti, non ha al momento uno spazio adeguato dove poter svolgere le attività di educazione motoria. Un piano di 400 milioni per migliorare le strutture scolastiche esistenti e costruire palestre e impianti è previsto da qui al 2026 nel Pnrr: nonostante i bandi abbiano tempi rapidi e definiti, per inaugurare le nuove palestre potrebbero volerci anni.