Corriere della Sera, 14 aprile 2022
Genovese mette in vendita Terrazza sentimento
I duecento milioni di euro che ha incassato vendendo le azioni di Prima Assicurazioni Alberto Genovese li avrebbe versati in un trust dove confluirebbe anche parte o tutto il suo corposo patrimonio, ma così non c’è più alcuna garanzia che, se condannato, risarcisca i danni pesanti che è accusato di aver provocato con le violenze sessuali alla ragazza che a 18 anni lo ha fatto arrestare. Ad affermarlo è il legale della modella che ha chiesto il sequestro conservativo di oltre un milione e mezzo sui conti del mago delle startup, il quale ha anche messo in vendita la famosa «Terrazza sentimento», l’attico e superattico nel centro di Milano teatro delle feste favolose a base di alcol e droga, e degli abusi.
Nella richiesta di sequestro, l’avvocato Luigi Liguori, che assiste la giovane, ribadisce quello che ha già affermato durante l’udienza preliminare che è in corso a carico di Genovese, spiegando che le violenze hanno causato alla ragazza danni fisici e psicologici molto gravi dai quali potrebbe non riprendersi mai e che i consulenti hanno valutato in 1,5 milioni. La risposta della difesa di Genovese, con gli avvocati Luigi Isolabella e Davide Ferrari, sono stati appena 130 mila euro, mentre 25 mila sono stati proposti per l’altra vittima, una ragazza di 23 anni che ha denunciato di essere stata violentata a luglio 2020 da Genovese e dalla sua fidanzata Sarah Borruso a Villa Lolita, la residenza dell’imprenditore a Ibiza, in Spagna. Le offerte sono state rifiutate.
Durante le indagini preliminari, Genovese ha chiesto «l’autorizzazione alla costituzione» di un trust, scrive Liguori nella richiesta al gip Chiara Valori, in cui «dovrebbe aver cautelato tutto il proprio patrimonio (o almeno una parte)» del quale, però, «rimarrà sempre proprietario», precisa. Questo trust, sostiene ancora il legale sollevando parecchi dubbi giuridici, «non garantisce in maniera assoluta» il «pagamento del risarcimento dei danni» alla sua assistita se l’imputato sarà condannato.
Accusato di violenza sessuale e cessione di droga, mentre è agli arresti domiciliari in una clinica per disintossicarsi dalla dipendenza dalla droga, Alberto Genovese vuole vendere anche la ormai sinistramente nota «Terrazza sentimento» dei party esclusivi. Come quello della notte del 10 ottobre 2020 durante la quale, secondo l’accusa dei pm Rosaria Stagnaro e Paolo Filippini e dell’aggiunto Letizia Mannella, la 18enne sarebbe stata prima drogata e poi violentata selvaggiamente per ore e ore. Le indagini della Squadra mobile di Milano hanno confermato le violenze anche grazie alle registrazioni delle telecamere di sorveglianza installate in modo maniacale in tutta la casa.
L’attico e superattico con vista mozzafiato sul Duomo di Milano, dal quale dista poche centinaia di metri, ha una superficie di circa 300 metri quadrati, compresa la grande terrazza con piscina a sfioro. Vale tra i due e i tre milioni. La vendita farebbe tirare un definitivo sospiro di sollievo agli inquilini del condominio che per anni hanno dovuto subire anche in piena notte rumori, musica altissima e schiamazzi. L’imprenditore ha anche venduto un appartamento più piccolo che possedeva nello stesso palazzo.
Genovese ha chiesto al giudice il rito abbreviato (in caso di sentenza sfavorevole garantisce lo sconto di un terzo della pena) condizionato all’acquisizione della consulenza medico-legale sulle sue condizioni psico-fisiche al momento dei reati. Di questa strategia che tende a ridimensionare quanto più possibile l’entità complessiva di un esito negativo fanno parte pure le proposte di risarcimento, anche se non sono state accolte. Basti pensare che nei giorni scorsi per un caso di violenze seriali, in abbreviato l’imprenditore Antonio Di Fazio è stato condannato a 15 anni e mezzo di carcere.