Corriere della Sera, 14 aprile 2022
Biografia di Sanna Marin
La prima ministra socialdemocratica Sanna Marin, 36 anni, e il presidente della Repubblica conservatore Sauli Niinistö, 73 anni. L’esperienza del presente e la memoria del passato. La svolta storica della Finlandia, che sta decidendo se abbandonare la neutralità per aderire alla Nato, la si deve a loro. Ad entrambi. La Costituzione finlandese infatti affida la guida della politica estera al presidente della Repubblica insieme al governo.
Ma è Marin ad attirare soprattutto l’attenzione per la sua biografia: al momento dell’elezione nel 2019 era la più giovane primo ministro del mondo e prendeva la guida del Paese più felice del mondo, secondo le classifiche del World Happiness Report, che anche quest’anno ha confermato il primato della Finlandia, ormai da cinque anni di fila sul gradino più alto del podio.
Marin ha cominciato a fare politica a 21 anni, entrando a far parte della gioventù socialdemocratica (ora è vicepresidente del Partito socialdemocratico finlandese). Si è fatta le ossa nel partito e con la politica locale: dieci anni fa è stata eletta presidente del consiglio comunale di Tampere, la terza città della Finlandia per numero di abitanti, dove Marin ha frequentato l’università laureandosi in Scienze dell’Amministrazione e poi si è specializzata in Management comunale e regionale. Il salto nella «grande» politica arriva nel 2015 con l’ingresso in Parlamento. Brucia le tappe Marin e nel 2019 viene nominata ministro dei Trasporti e delle Telecomunicazioni dall’allora premier Antti Rinne, incarico che ricopre da giugno a dicembre perché poi diventa prima ministra. Rinne, che era alla guida di una coalizione di centrosinistra formata da cinque partiti, infatti si dimette per il venir meno del sostegno del Partito di Centro.
Marin è una politica professionista ma è anche una millenial, dunque fa un uso molto libero dei social e posta foto con amici che ritraggono il suo stile di vita. Un atteggiamento che è stato criticato in Finlandia dai suoi detrattori ai quali Marin ha risposto, intervenendo alla tv Yle: «Sono un rappresentante della generazione più giovane e sì, questo si riflette nel modo in cui faccio il mio lavoro e in come vivo». Nell’ottobre 2020 è scoppiata una polemica sessista sui social per la copertina di un magazine finlandese in cui Marin indossava un blazer nero ritenuto da alcuni troppo scollato e inopportuno per una premier. Le finlandesi hanno reagito in sua difesa con una controcampagna #ImwithSanna postando una loro foto con una giacca simile a quella della prima ministra. Nel dicembre scorso nuova polemica per essere andata a ballare fino alle quattro del mattino poche ore dopo che il suo ministro degli Esteri, Pekka Haavisto, è risultato positivo al coronavirus. Si è scusata con un post.