Francesca De Martino per “il Messaggero”, 13 aprile 2022
LA MARCHESA IMMAGINARIA - IL PRESUNTO TITOLO NOBILIARE DI DANI DEL SECCO “MARCHESA D’ARAGONA” FINISCE IN TRIBUNALE - FU IL DIRETTORE DI “NUOVO”, RICCARDO SIGNORETTI, OSPITE DI BARBARA D’URSO, A METTERE IN DUBBIO IL SANGUE BLU: “È LA REGINA DELLE FREGNACCE. NON VIVE IN UN PALAZZO MA IN UN BILOCALE CHE NON È DI SUA PROPRIETÀ, ALL'INTERNO DI UN CONDOMINIO. SULLE FOTO, SPACCIA PER CASA SUA LA RESIDENZA DI UN AMICO MARCHESE. È LA FIGLIA DI UN TRANVIERE E DI UNA CASALINGA. FACEVA L'ESTETISTA A CATANZARO E FACEVA I MASSAGGI IN SPIAGGIA PRIMA CHE ARRIVASSERO I CINESI A FARLI”
Dai salotti televisivi a piazzale Clodio, per risolvere il giallo della nobiltà della marchesa d'Aragona. Perché il titolo della giornalista Daniela del Secco, 71 anni, negato con enfasi nel 2018 dal direttore di Nuovo, Riccardo Signoretti, ora è al centro di una disputa giudiziaria.
Così, la giornalista ed estetologa, ospite fissa dei programmi tv più noti del piccolo schermo, ieri, si è dovuta accomodare in aula per difendere la sua reputazione e l'autenticità del suo sangue blu, messi in discussione, in alcune puntate dei talk show di Barbara d'Urso, dal direttore di Nuovo e ormai ex amico Signoretti, che la marchesa ha trascinato in tribunale non contenta dei confronti già avvenuti in tv.
Il pm Mario Pesci contesta a Signoretti l'ipotesi di diffamazione, perché nel 2018 avrebbe attaccato in più occasioni e in diversi modi la marchesa, all'epoca dei fatti concorrente del Grande Fratello Vip, direttamente dalle poltrone di uno dei più seguiti programmi tv.
LA LITE I fatti contestati dalla Procura si sarebbero consumati dall'ottobre al novembre del 2018, quando l'imputato, ricostruisce la Procura, in qualità di opinionista del programma televisivo Pomeriggio 5, tra i vari concorrenti in forza al Grande Fratello Vip di quell'anno, «offendeva la reputazione e l'onore della persona offesa in diverse occasioni».
In particolare, nella puntata del 15 ottobre del 2018, il Signoretti avrebbe attaccato la Del Secco con frasi del tipo: «Non è Marchesa, non vive in un palazzo ma in un bilocale che non è di sua proprietà, all'interno di un condominio. Sulle foto, spaccia per casa sua la residenza di un amico marchese. La marchesa d'Aragona è la figlia di un tranviere e di una casalinga. Faceva l'estetista a Catanzaro e faceva i massaggi in spiaggia prima che arrivassero i cinesi a farli», riporta il capo d'imputazione.
Attacchi, quelli di Signoretti nei confronti della donna, che sarebbero proseguiti «con ulteriori frasi offensive» anche nel corso della puntata dell'11 novembre di Domenica Live, in onda in prima serata su Canale 5: «È la regina delle fregnacce»; «ha ingannato la Rai»; «al Grande Fratello da plebea non ci saresti mai andata, hai rubato il posto a un altro Vip». E ancora: «Daniela ti devi vergognare perché prendi tutti in giro da anni»; «Hai detto qui di essere giornalista, sei stata Daniela Del Secco falsa marchesa a dire che sei giornalista». La giornalista si è sentita offesa e diffamata e ha deciso di andare a fondo.
L'UDIENZA Ieri la donna è arrivata a piazzale Clodio, accompagnata dal suo avvocato, con un tailleur classico bianco panna, collana di perle, una piega impeccabile e con in mano la sua tesi di laurea. Ha tenuto a precisare davanti al giudice che un'amicizia sincera la legava a Signoretti: «Da lui non me la sarei mai aspettato, è stato il fratello che non ho avuto. È venuto più volte mio ospite a Roma e ha dormito in un hotel lussuoso con tanto di suite nel cuore della città e ha visto anche casa mia. È assurdo quello che gli ho sentito dire. Dopo le sue parole in tv - ha spiegato - la mia vita lavorativa è degenerata».
Poi al Tribunale ha spiegato di essere abituata ai salotti tv e non alle aule di giustizia. Per concludere: «Signoretti ha detto tutto questo proprio mentre ero chiusa nella casa del Grande Fratello e non potevo difendermi. All'uscita dal programma, vedere quelle clip mi ha fatto molto soffrire». Riguardo ai suoi titoli di studio, la giornalista ha specificato: «Io sono giornalista iscritta all'albo della Lombardia dal 1992 e laureata, ecco con me la mia tesi di laurea che lo prova».