Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2022  aprile 12 Martedì calendario

Johnson vuole varare un reattore nucleare all’anno

«Tutti sanno che le bollette stanno diventando sempre più care, e sono esplose dopo l’invasione dell’Ucraina a opera di Vladimir Putin. Non possiamo andare avanti così: per questo il governo ha lanciato un piano per rendere l’energia più pulita, più a buon mercato, più sicura». Parola di Boris Johnson, primo ministro inglese che da Hinkley Point C nel Somerset, la nuova centrale atomica che darà luce a 6 milioni di case inglesi, delinea la sua strategia con alcuni video postati sulla sua pagina Facebook e con un piano energetico pubblicato sul sito del governo britannico. Piano nel quale la parola che in Italia manda all’inferno, ovvero «nucleare», viene pronunciata con serenità sottolineando come si tratti di energia pulita, sicura, a costi sostenibili.

Johnson ha le idee chiare e lo dice nei filmati: «Per prima cosa, abbiamo dato oltre 9 miliardi di sterline (circa 11 mld, Ndr) alle famiglie che non riescono a pagare le bollette quest’anno. E poi abbatteremo i costi: aggiornando le case perché usino meno corrente (6 miliardi di sterline, circa 7,2 mld per renderle green, ndr) e prendendo decisioni a lungo termine per rendere le nostre fonti energetiche più sicure, smettendo di dipendere dal gas e petrolio stranieri».
Dopodiché l’annuncio che in Italia farebbe tremare orde di ambientalisti:«Da un reattore nucleare a decennio ne costruiremo otto: uno l’anno. Non possiamo permetterci che il nostro paese e il mondo dipendano dal petrolio e gas russo. Ecco perché stiamo cancellando alcuni degli errori del passato. Facciamo un grande passo avanti, l’equivalente di un reattore nucleare l’anno per otto anni. Così costruiremo altri otto reattori andando avanti. Obiettivo: 24 gigawatt di potenza installata solo dal nucleare entro il 2050». Entro il 2030 almeno il 95% dell’energia elettrica inglese sarà a basse emissioni di Co2 ed entro il 2035 sarà a quota zero. Perché? Perché «Per troppo tempo i governi hanno evitato di prendere le grandi decisioni sull’energia. Ma questo ha l’ambizione, il piano e porteremo corrente pulita, economica e sicura per le prossime generazioni».
Accanto all’atomo saranno resi più semplici i permessi per le wind farms, gli impianti di pale eoliche in mare: in 24 ore è possibile impiantare una pala eolica in mare e collegarla alla rete elettrica, ma ci vogliono almeno 10 anni per licenze e concessioni. A Boris non piace quest’elemento, quindi sarà semplificata la burocrazia e si creeranno posti di lavoro (480mila entro il decennio); sarà prodotto più idrogeno che è il supercarburante del futuro.