Anteprima, 14 marzo 2022
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Biografia di William Hurt
William Hurt (1950-2022). Attore americano. Versatile e camaleontico, nella sua carriera ha alternato teatro, cinema e tv. Premio Oscar 1986 per il film Il bacio della donna ragno di Hecyor Babenco in cui interpretava un omosessuale detenuto, un ruolo rifiutato inizialmente da Burt Lancaster • «Aveva studiato recitazione alla prestigiosa Juillard School di New York. Si è fatto le ossa in teatro. Lanciato da Ken Russel in Stati di allucinazione (1980), l’attore è stato tra i protagonisti di alcuni film di Lawrence Kasdan: Brivido caldo (1981), Il grande freddo (1983), Turista per caso (1988), Ti amerò... fino ad ammazzarti (1990). Nel 1987 ha girato Dentro la notizia, sul mondo dell’informazione. Sul set di Figli di un Dio minore di Randa Haines (1986) s’innamora della protagonista sordomuta Marlee Matlin, tornata alla ribalta proprio quest’anno come interprete del film candidato all’Oscar Coda. Ma il loro legame si interrompe bruscamente perché lui, caduto nel tunnel della droga, manifesta comportamenti violenti. Nel 1993, durante le riprese di La peste di Luis Puenzo, Hurt ha una relazione, da cui nasce una figlia, con l’attrice francese Sandrine Bonnaire. Talento tormentato unito a un indubbio sex appeal, William Hurt è stato diretto da grandi registi come Woody Allen (Alice, 1990), Michael Apted (Gorky Park), Wilm Wenders (Fino alla fine del mondo, 1991), Franco Zeffirelli (Jane Eyre, 1996), Iszvan Szabo (Sunshine, 1999), Steven Spielberg che nel 2001 lo scrittura tra i protagonisti di A. I., David Cronenberg (A History of Violence, 2005), Sean Penn (Into the Wild, nella terre selvagge, 2007). A partire dal 2016 ha preso parte ai blockbuster dei supereroi dell’universo Marvel: Captain America: Civil War, Avengers: Infinity War, Avengers: Endgame. Il suo ultimo film, uscito nel 2021, è Black Widow, di Cate Shortland, interpretato accanto a Scarlett Johannsson. Nel penultimo, Era mio figlio di Todd Robinson (2020), aveva soltanto una breve apparizione, un cameo ma era stato lodato dalla critica. Uomo schivo dalla sensibilità esasperata, Hurt diceva di sé: “Sono un caratterista intrappolato nel corpo di un protagonista”. Non disdegnava di interpretare piccole parti: “Non ci sono piccoli ruoli, solo attori piccoli”» [Satta, Mess]. La notizia della morte, che si rincorreva da alcune ore sul web (secondo alcuni siti era una bufala), è stata confermata a Variety dall’amico Gabriel Byrne che ha attribuito la scomparsa dell’attore a «cause naturali». Lascia in tutto quattro figli avuti da tre donne diverse. Avrebbe compiuto tra una settimana 72 anni.