Anteprima, 16 marzo 2022
Tags : Gianfranco Sciamannini
Biografia di Gianfranco Sciamannini
Gianfranco Sciamannini (1950-2022). Pizzardone. Detto «l’Elvis Presley dei vigili romani». In pensione dal 2012. «Allegro, alla mano e sempre disponibile. Un romano d’altri tempi e per molti pizzardoni, che, durante i 40 anni di servizio, lo hanno accompagnato, era l’esatta coppia di Otello Celletti, interpretato da Alberto Sordi nel film Il vigile, del 1960. A tutti amava raccontare l’aneddoto di quando uno dei sindaci di Roma lo aveva ripreso perché non risultavano multe a nome suo: “Davanti a me so’ tutti boni”, avrebbe risposto. Ha iniziato la carriera di vigile urbano in servizio tra il Colosseo e via Labicana, presso l’ex comando di via Ferruccio. Poi era stato trasferito al III gruppo a Castelverde, dove viveva con la moglie e la figlia Barbara» [Savelli, Mess]. «Era un vero e proprio patito di Elvis Presley, tanto che era andato nel 1995 alla trasmissione La Corrida di Corrado imitando il cantante di Memphis. Ma ogni scusa era buona per cantare, per strappare una risata ai colleghi o agli automobilisti. Ogni mattina era solito mandare un saluto cantato - con la radio di servizio - agli altri vigili, fino a quando un dirigente - decisamente troppo zelante - decise di togliergli questa possibilità. Niente radio. Scoppiò una vera e propria sommossa, con tutti i caschi bianchi della Capitale schierati in sua difesa. E - alla fine - gli fu restituita la possibilità di utilizzare la radio di servizio. La fama di Sciamannini, però, travalicava il Corpo dei vigili di Roma. I colleghi raccontano che “era consuetudine da parte degli autisti dei bus Atac salutarlo col clacson ogni volta che lo vedevano agli incroci e lui ricambiava facendo il segno della vittoria con le dita e un sorriso”. Anche il Tg satirico Striscia La Notizia gli dedicò un tributo con un imitatore di Elvis Presley al termine di un servizio, per la tempestività con la quale aveva fatto riparare una pericolosa fenditura lungo un binario del tram in via Farini, che aveva causato diverse cadute di motociclisti in pochi giorni» [Esposito, Leggo]. Si è spento ieri, nella Capitale, dopo una lunga malattia. «Ci siamo sentiti a Natale» ricorda Antonio Di Maggio, ex comandante della polizia Municipale. «Era già molto malato eppure, non aveva perso la sua allegria e il suo spirito sempre positivo. La verità è che con lui se ne va un pezzo di storia, una parte della nostra città». I funerali si celebreranno questo pomeriggio alle 15, nella chiesa di Santa Maria di Loreto, nel quartiere di Castelvetrano.