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 2022  marzo 23 Mercoledì calendario

Biografia di Konstantin Olmezov

Konstantin Olmezov (1995-2022). Matematico ucraino. «Era ucraino, nato a Donetsk. Nella capitale del Donbass si era laureato all’Università statale. Nel 2018, era stato ammesso agli studi di specializzazione del Mipt, che fino a pochi giorni fa era considerata come una specie di Harvard moscovita. I colleghi che lo piangono sui social ne parlano come di una mente dal talento smisurato. Quando non studiava i problemi inversi che sono alla base della scienza della quale era invaghito, Konstantin scriveva poesie. Nei suoi versi, che pubblicava sul suo canale Telegram, ci sono costanti riferimenti alla luce, come elemento vitale, come “speranza nel futuro”. Il buio che l’ha inghiottito è cominciato con la guerra. “Il 26 febbraio ho provato a lasciare il territorio della Russia, un gesto in parte stupido, nella misura in cui non era pensato bene. Ero intenzionato a difendere il mio Paese da chi vuole togliergli il semplice diritto ad esistere. Mentre stavo salendo su un bus, sono stato arrestato, per colpa di una persona alla quale avevo raccontato dei miei piani”. La sua detenzione è durata quindici giorni, durante i quali aveva anche ricevuto un invito a proseguire le sue ricerche in una università austriaca. Ma il dolore aveva già cominciato a scavare dentro di lui. “Quando mi hanno arrestato, credevo di aver perso la mia libertà per sempre. Così ho detto chiaramente a quelli dell’Fsb che mi stavano interrogando cosa penso di quel che sta succedendo. In cella ho cominciato a cercare una sola cosa, la morte. Non meno di dieci tentativi. L’unica cosa che mi era rimasta da sognare era di tornare in libertà per avere la possibilità per provarci ancora e riuscire a farlo. Perché mi abbiano liberato, non riesco ancora a capirlo”. […] Il 20 marzo, Konstantin Olmezov si è suicidato nel suo appartamento alla periferia di Mosca. Le sue ultime parole sono queste che seguono: “Mi fa male ogni ordigno che cade nelle strade di Kiev, non riesco più a tollerarlo. Fin dal primo giorno ad oggi sono stato con tutta l’anima con voi, anche se è chiaro che non sono riuscito a salvare nessuno. Sono un assoluto ateo. Non credo nell’inferno, vado nel nulla. Ma questo nulla mi è più caro della realtà nella quale stiamo vivendo”» [Imarisio, CdS].