Anteprima, 28 marzo 2022
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Biografia di Alessandro Dal Lago
Alessandro Dal Lago (1947-2022). Sociologo. Insegnava Sociologia dei processi culturali all’Università di Genova, dove tra il 1996 e il 2002 è stato preside della Facoltà di Scienze della Formazione. «Intellettualmente si muoveva da irregolare, libero battitore, capace di spaziare dalla critica dei romanzi fantasy, a cui si era dedicato nel libro Eroi e mostri (il Mulino, 2017), all’analisi in chiave antropologica delle arti marziali miste, oggetto del suo ultimo libro uscito all’inizio di quest’anno sempre per il Mulino, Sangue sull’ottagono. Uomo di sinistra, firma del quotidiano il manifesto, Dal Lago rifuggiva dalle posizioni settarie e moraliste: per primo in Italia si era applicato, con spirito laico e senza pregiudizi, allo studio sul campo di una forma di aggregazione giovanile vistosa quanto poco esplorata come le tifoserie delle curve. Sui riti e i comportamenti degli ultras aveva prodotto testi di notevole originalità come Descrizione di una battaglia (il Mulino, 1990) e, con Roberto Moscati, Regalateci un sogno (Bompiani, 1992). Di certo non gli mancava la verve polemica. Aveva preso di mira anche Roberto Saviano e il fenomeno letterario di Gomorra nel pamphlet Eroi di carta (Manifestolibri, 2010). La sua tesi era che un certo tipo di denuncia mediatica servisse a supplire l’inadeguatezza del nostro Paese nel combattere la criminalità organizzata» [Carioti, CdS]. «Non ha esitato a mettere in discussione i temi del nuovo populismo, in particolare quello fondato sull’uso del digitale: il Movimento 5 Stelle e la figura di Beppe Grillo. Il suo scopo era quello di smontare la “macchina mitologica”, come l’aveva definita Furio Jesi, che governa le nuove ideologie sociali e politiche nate dopo la fine delle utopie novecentesche» [Belpoliti, Rep]. Morto a Trapani, dove viveva da lungo tempo.