Anteprima, 31 marzo 2022
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Biografia di Franco Venturini
Franco Venturini (1946-2022). Giornalista. Editorialista del Corriere della Sera. « Era nato a Venezia, il 26 luglio 1946, figlio di un diplomatico di carriera. Con il padre aveva cominciato presto a girare il mondo: aveva frequentato le scuole francesi. Parlava cinque lingue e si era laureato in Scienze politiche alla Sapienza di Roma. Il primo incontro con il giornalismo alla redazione romana del Gazzettino, negli Anni ’70, poi il passaggio al Tempo di Gianni Letta dove diventa il capo del servizio Esteri e l’inviato di punta che segue la caduta dei colonnelli in Grecia, la rivoluzione dei garofani in Portogallo, la nascita di Solidarnosc in Polonia. Appena arrivato al Corriere nel 1986 diventa corrispondente da Mosca dove segue la stagione di Gorbaciov. Dall’Italia ci ha raccontato e aiutato a capire la caduta del Muro di Berlino e la nascita di una nuova Europa. Era un galantuomo, principe dei commentatori, ma con uno stile d’altri tempi. Aveva avuto la Legion d’Onore in Francia, collaborava con la Bbc, ha scritto fino a pochi giorni fa. Il suo ultimo editoriale, intitolato Il pericolo più grande è uscito il 7 marzo. Con chiarezza parlava di questa “guerra che invade le nostre coscienze, che ci assale con le immagini dei morti e dei profughi, soprattutto dei bambini. Sappiamo che in questa come in quasi tutte le guerre c’è un aggressore e un aggredito, che il colpevole si chiama Vladimir Putin”. Ricordandoci lucidamente: “La Russia che rischia di perdere in Ucraina non va umiliata, va battuta con una pace degna. Sapendo che dovremo comunque affrontare il ritorno della guerra fredda in Europa, e che il costo sarà molto alto anche per noi, non soltanto in termini di spese per la difesa o di più difficili rifornimenti energetici. Ma anche la vecchia guerra fredda aveva le sue regole, e per questo non diventò mai calda”» [Fallai, CdS]. È morto ieri, al Policlinico Umberto I di Roma. Lascia i figli Federica, Marco e Vittoria.