Corriere della Sera, 9 aprile 2022
Leonardo, l’amico di Gaia e Camilla morto sullo stesso tratto di strada
Il rattoppo di una voragine in corso Francia, a Roma, potrebbe essere la causa dell’incidente in cui è morto Leonardo Lamma, 19 anni. È l’ipotesi della Procura che ha aperto un’inchiesta per omicidio stradale, per ora senza indagati. Il ragazzo, studente di Medicina, era un caro amico di Gaia von Freyman e (soprattutto) di Camilla Romagnoli, con le quali aveva cenato la sera dell’incidente – tra il 21 e il 22 dicembre 2019 – costato la vita alle due 16enni. Due tragedie avvenute quasi nello stesso punto della strada che attraversa il quartiere Flaminio.
Leonardo e le ragazze travolte e uccise da Pietro Genovese, figlio del regista Paolo, che a luglio 2021 ha patteggiato cinque anni e quattro mesi in appello (sentenza poi confermata in Cassazione), erano amici fin dall’adolescenza: erano 13enni quando frequentavano la stessa comitiva a ponte Milvio, il luogo di ritrovo dei giovani che abitano nei quartieri di Roma nord, dalla Cassia al Flaminio ai Parioli. È lì che ci si incontra la sera del sabato, è lì che anche Leonardo, Gaia e Camilla si davano appuntamento per le serate dei fine settimana.
L’amicizia fra i tre era nota anche ai coetanei dello studente che ieri pomeriggio, a 24 ore dalla sua morte, si sono incontrati a corso Francia per portare fiori e biglietti sul luogo della tragedia. Racconta M.A., padre di un altro caro amico di Leonardo: «La sera dell’incidente in cui sono morte Gaia e Camilla c’era anche mio figlio, che aveva addirittura discusso con le due ragazze insistendo per accompagnarle a casa. Avevano risposto che, abitando lì vicino, preferivano andare a piedi».
Adesso l’indagine mirata all’accertamento di quanto accaduto giovedì attorno alle 17 si prospetta complessa. Il primo punto da chiarire: poche ore dopo la tragica fine dello studente, tra il 7 e l’8 aprile, la strada è stata ripianata in tutta fretta come sembra documentare un video girato dagli amici di Leonardo? Nel filmato, allegato dai genitori della vittima alla denuncia in Procura, si vedono gli operai lavorare sulla careggiata dove il motociclista ha perso il controllo del mezzo. È questo uno snodo decisivo per capire se all’origine del dramma ci sia ancora una volta la manutenzione dell’asfalto. Ecco perché è necessario tornare al pomeriggio di domenica 27 marzo, quando all’improvviso su corso Francia si apre una voragine all’altezza del civico 159 in direzione centro: qualche metro prima delle strisce pedonali dove sono state investite Gaia e Camilla. La carreggiata viene in parte chiusa, ma quando dopo una settimana terminano i lavori di ripristino sull’asfalto resta un dosso. È il punto dove Leonardo perde il controllo del suo Ktm Duke, finisce contro lo spartitraffico e muore. Una tragedia evitabile? «Cerchiamo solo di conoscere la verità», dicono gli avvocati Antonio De Fazi e Massimiliano Capuzzi, i legali che assistono la famiglia Lamma.