ItaliaOggi, 8 aprile 2022
A Stoccolma apre il museo dei selfie
È già stato ribattezzato il museo dei selfie. D’altronde lo Youseum di Stoccolma si definisce «la tela perfetta per posare e scattare». Stanze curate nei minimi dettagli, location per dare forma a foto e videoclip dal successo garantito sui social network.
Il format, dopo il debutto ad Amsterdam, cala il bis nel Paese scandinavo e si prepara a fare tris in Germania, con la prossima apertura a Oberhausen, mentre in programma c’è anche il debutto a Dubai.
Lo Youseum della capitale svedese non ha opere d’arte appese ai muri, ma qualche cosa di artistico lo si può creare al suo interno: per entrare serve pagare un ticket da 29 euro e l’atmosfera è più simile a quella di un parco divertimenti con tante ambientazioni colorate da dare in pasto ai follower di Instagram e TikTok.
«Qui è possibile scattare foto cool e creare contenuti accattivanti per i propri profili social», ha spiegato all’Agenzia France Presse, Sofia Makiniemi, la manager di Youseum.
Tra le proposte più iconiche della struttura c’è la stanza delle emoji: uno spazio pieno zeppo di palline blu e gialle che rappresentano le iconiche faccine con cui si trasmettono le emozioni nei post sui social.
Ma per gli influencer ci sono dozzine di stanze a tema: da quella in cui ci si può tuffare in un mare di bastoncini color caramello a un’altra che evoca le spiagge della Costa Azzurra... Una Beach Riviera dove l’estate non finisce mai. Per una resa ottimale delle immagini si può giocare con le luci, è possibile mettersi in posa su uno sgabello oppure dondolare su un’altalena gigante, o ancora entrare in una camera le cui pareti possono assumere tutti i colori dell’arcobaleno.
«C’è l’illuminazione, la musica, i dolci, tutte le cose che ci piacciono», ha commentato all’Afp il diciottenne Zeneb Elmani, uno dei primi giovani che ha provato lo Youseum, situato all’interno di un centro commerciale di Solna, un quartiere Stoccolma. «È un posto carino per le persone che amano scattare foto», ha aggiunto Chaymae Ouahchi.
«È un museo interattivo dove puoi creare l’arte che vuoi vedere», ha rimarcato Makiniemi, «i social network sono una parte importante della nostra società, quindi perché non provare a renderla più creativa?».
Da questa considerazione muove i primi passi l’idea di uno spazio dedicato ai selfie e agli scatti creativi per i social. E che ne pensano i boomer? L’Afp ha raccolto il commento di Bill Burgwinkle, un insegnante di 70 anni che è venuto allo Youseum con sua nipote. «Penso sia troppo tardi per preoccuparsi», ha commentato, «Il mondo è così ora e questo posto sembra servire al suo scopo».