La Stampa, 6 aprile 2022
Le sanzioni costeranno all’Italia fino 9,9 miliardi
Quasi dieci miliardi, ma il conto potrebbe essere più oneroso. Il conflitto in Ucraina e le sanzioni contro la Russia potrebbero costare all’Italia fino 9,9 miliardi, corrispondenti all’export verso questi Paesi nel 2021, «con conseguenze molto gravi per il Made in Italy». A lanciare l’allarme, a un mese dall’invasione russa in Ucraina, è stata la Conferenza delle Regioni. La quale sta chiedendo piani di contingenza al governo. Extra-costi dovranno essere sostenuti da tutte le cancellerie europee, e il rischio – come rimarcato dalle maggiori case d’investimento – è che le conseguenze nascoste siano elevate.
Dalle materie prime alimentari all’energia, il timore è quello di avere un’inflazione più persistente del previsto. Con la conseguenza di un trasferimento diretto sugli scaffali dei supermercati. Per ora, come sottolineato a più riprese dalla Commissione Ue, il rischio di una recessione per l’area euro non è sul tavolo. Ma potrebbe esserci un rallentamento. Quanto severo, ha fatto notare la Banca centrale europea, dipenderà dalla durata della guerra e dalla contro-sanzioni di Mosca. Colpiti in modo particolare alcuni settori, come l’automotive e l’alimentare. Proprio due dei quali su cui l’Italia è fra le più esposte su scala comunitaria. —