Corriere della Sera, 3 aprile 2022
Nuovi guai per il principe Andrea
Era il momento di tenere la testa bassa e promuovere l’immagine di figlio affettuoso e fedele, ma il passato del principe Andrea, terzogenito della regina Elisabetta, torna a minacciare il suo presente e il suo futuro. Poche settimane dopo la conclusione della causa per molestie sessuali intentata da Virginia Giuffre, il duca di York si trova nuovamente coinvolto in una vicenda dall’aspetto poco pulito. Il suo nome, assieme a quello dell’ex moglie Sarah Ferguson e della figlia Beatrice, è emerso all’Alta Corte di Londra nel contesto del procedimento avviato da Nebehat Isbilen, miliardaria turca, moglie di un ex politico in prigione dal 2015, contro il proprio consulente finanziario, Selman Turk: uno scandalo principalmente finanziario che però torna a far discutere del principe e del suo rapporto conflittuale con regole, leggi e giustizia.
Isbilen sostiene di essere stata imbrogliata e di aver perso, per colpa delle attività frodolente di Turk, un patrimonio di circa 40 milioni di sterline, quasi 48 milioni di euro. Tra i pagamenti contestati ci sono alcuni versamenti effettuati ai duchi: circa 750.000 sterline sul conto personale di Andrea e circa 300.000 sterline per Sarah. Turk avrebbe giustificato i pagamenti spiegando a Isbilen che si trattava di un ringraziamento per l’intervento di Andrea nel rilascio di un passaporto. Successivamente però avrebbe definito il versamento «un regalo di matrimonio per Beatrice», la figlia di Andrea e Sarah che nell’aprile 2020 ha sposato Edoardo Mapelli Mozzi. La stessa giustificazione, stando al Daily Mail, venne fornita nel novembre 2019 dall’assistente del duca, Amanda Thirsk, ai banchieri di Isbilen che chiedevano informazioni sui fondi. I soldi dati a Sarah, invece, sarebbero stati un pagamento per le mansioni svolte dalla duchessa presso una società di energia pulita.
Il sospetto è che dietro lo spostamento di denaro si nasconda un’operazione di riciclaggio e che Andrea sia rimasto coinvolto, forse senza saperlo, in un gioco sporco. Il duca ha restituito i soldi senza spiegare come siano finiti in suo possesso o perché nessuno abbia verificato a cosa erano dovuti. A complicare la posizione di Andrea c’è il fatto che pochi giorni prima del versamento Turk, fondatore e amministratore delegato di Heyman AI, una banca digitale, era stato premiato dal principe in persona nell’ambito di Pitch@Palace, l’iniziativa creata nel 2014 per promuovere aziende e attività britanniche a investitori internazionali (e ora sospesa per via del Covid e dello scandalo che si è abbattuto su Andrea).
Il sospetto
Si ipotizza un giro
di riciclaggio che lo vedrebbe coinvolto a sua insaputa
Non è, insomma, una storia che giova all’immagine o alla reputazione del principe. Con Giuffre Andrea ha raggiunto un accordo che gli ha risparmiato il tribunale. Sembra che abbia pagato un indennizzo di 12 milioni di sterline, circa 14 milioni di euro. Stando a quanto riporta la stampa britannica, l’erede al trono Carlo e il principe William vorrebbero che Andrea fosse privato di qualsiasi ruolo pubblico vita natural durante. La regina, però, lo ha voluto per la cerimonia in memoria di Filippo. Andrea sembra inoltre destinato a partecipare anche ai festeggiamenti a giugno per il Giubileo di platino di Elisabetta.