Avvenire, 31 marzo 2022
Yemen, arriva la tregua
La tregua si consolida, dopo l’escalation di violenze dalla fine della scorsa settimana e il cessate il fuoco arrivato dopo la risposta saudita agli attacchi dei filoiraniani agli impianti petroliferi di Gedda. Una sospensione delle operazioni militari a partire da ieri è stata annunciata dalla coalizione a guida saudita che sostiene il governo dello Yemen, nel contesto della guerra civile che dal 2015 vede confrontarsi l’esecutivo del presidente Abed Rabbo Mansour Hadi e la milizia ribelle sciita degli Houthi, sostenuta dall’Iran.
Stando a quanto si apprende da una dichiarazione del portavoce della coalizione, il generale Turki al-Malki, rilanciata dall’agenzia di notizie saudita Spa, la tregua è stata proclamata in vista dell’inizio del mese sacro di Ramadan, previsto per domani sera, e nell’ottica di facilitare in negoziati col governo yemenita cominciati martedì a Riad. Agli incontri prendono parte rappresentanti delle Nazioni Unite e del governo degli Stati Uniti ma non della milizia Houthi, che ha reso noto di essere pronta ad accettare solo colloqui che si svolgano in un territorio neutrale. Come ribadito anche dal generale al-Malki, la tregua temporanea decisa dalla coalizione arriva in risposta agli appelli in questo senso partiti sia da Nayef Al-Hajraf, segretario generale del Consiglio di cooperazione del Golfo (Gcc) che ha promosso gli incontri a Riad, sia nell’ambito delle iniziative promosse dall’inviato speciale dell’Onu in Yemen, Hans Grundberg. Domenica scorsa anche gli Houthi avevano annunciato una sospensione della loro attività militare per tre giorni.
Secondo quanto riporta l’emittente panaraba Al-Jazeera, Grundber ha proposto alle parti in conflitto l’istituzione di una tregua da parte della coalizione in cambio della riapertura del porto meridionale di Hodeidah e dell’aeroporto della capitale Sanaa, entrambi controllati dagli Houthi e bersaglio spesso, anche negli ultimi mesi, dei bombardamenti da parte della coalizione saudita.
A otto anni dall’inizio della guerra in Yemen 17,4 milioni di persone su una popolazione totale di neanche 30 milioni hanno bisogno di assistenza alimentare, stando a quanto denunciato dalla Ong Azione contro la fame. Dall’inizio delle ostilità i morti sarebbero non meno di ottomila stando a diverse fonti. ( E.A.)