Avvenire, 31 marzo 2022
La situazione in sud Sudan si fa sempre più grave
Sono sempre più gravi le notizie che arrivano dal Sud Sudan dove il conflitto interno alla leadership politica sta ostacolando l’attuazione dell’accordo di pace del 2018. Il nord del Paese è stato teatro negli ultimi giorni di una serie di scontri. «Siamo preoccupati per l’aumento della tensione in Sud Sudan – ha detto ieri Ned Price, portavoce del dipartimento di Stato americani –. Ci appelliamo a tutti gli attori affinché rispettino l’accordo che ha messo fine a cinque anni di guerra civile».La difficile relazione tra il presidente sudsudanese, Salva Kiir, e il suo vice, Riek Machar, è nuovamente causa di rivalità come avvenuto fino a due anni fa con vittime in entramnbi gli schieramenti e migliaia di civili sfollati per i combattimenti. I soldati fedeli a Machar hanno accusato l’esercito di averli attaccati nello Stato federale di Upper Nile mentre per ore la casa del vice-presidente era stata circondata da militari pesantemente armati. A inizio luglio è prevista la visita del Pontefice nella capitale, Juba, ma gli esperti temono un ritorno a una «guerra a tutto campo» nei prossimi giorni. Le principali ragioni dell’attuale discordia tra i due leader riguardano la mancata integrazione degli ex ribelli legati a Machar nell’esercito regolare e il ritardo del processo per redigere la nuova Costituzione.