Corriere della Sera, 30 marzo 2022
Paola Malanga nuova direttrice della Festa di Roma
È Paola Malanga – dirigente di Rai Cinema – la nuova direttrice artistica della Festa di Roma per i prossimi tre anni. Milanese, classe 1966, Malanga prende il posto di Antonio Monda, per sette anni alla guida della Festa. La nomina è arrivata all’indomani dell’insediamento alla presidenza della Fondazione cinema per Roma di Gian Luca Farinelli. «Lo ringrazio per la fiducia e il coraggio – dice Malanga al Corriere —. È una scelta per nulla scontata e inedita: il cinema è nel mio Dna, già prima dell’esperienza ventennale a Rai Cinema di cui farò tesoro».
Un «grande festival internazionale cittadino, come lo sono Berlino e Toronto», è il progetto. «Ambizioso. Una vetrina – spiega Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna – pronta ad accogliere il cinema internazionale. L’idea è che non si limiti ai dieci giorni della Festa ma, nel corso del triennio, sia attivo tutto l’anno, coinvolgendo la città, sale comprese». Perché Malanga? «Non c’è un’università dei direttori di festival. Ricordo che quando Thierry Frémaux fu nominato alla guida di quello di Cannes in molti furono sorpresi, poi si è rivelato il più esperto di tutti. Malanga ha le competenze perfette per dialogare con il cinema italiano e internazionale».
Sarà un «festival-festa», anticipa la neo-direttrice, «legato alla città, in un momento storico in cui si scommette sul futuro sia del cinema come arte e realtà produttiva che di Roma. Serve capacità di progettare con una visione».
Sa di avere tutti gli occhi puntati addosso. In sostegno della conferma del suo predecessore sono arrivate – da Hollywood – le voci di molte star ospiti negli anni passati all’Auditorium Parco della musica, da Meryl Streep a Robert De Niro. «Non entro nel merito della Festa diretta da Monda. Sono consapevole delle aspettative. Sarò una sorvegliata speciale ma non mi spaventa. Credo nella squadra e nel lavoro – dice lei —. Mancano solo sei mesi, ci diamo da fare da subito per una grande edizione. Star e red carpet? Certo che ci saranno, il cinema vive di tante anime e vorremmo che il pubblico le ritrovasse tutte». Le date precise, così come i nomi della squadra che la affiancherà, arriveranno presto, assicura. La speranza, dice, è dare un segnale fin dalla prossima estate. «Da milanese ho invidiato ai romani l’estate romana di Renato Nicolini. I tempi quest’anno sono molto stretti ma l’intenzione c’è».
Un background da critica cinematografica, il suo – ha fondato la rivista Duel con Gianni Canova —, quindi vent’anni a Rai Cinema di cui è attualmente vicedirettrice. «Conflitti di interesse? Nei prossimi tre anni sarò solo direttrice di Roma. E, in realtà, non vedo reali conflitti. Rai Cinema è il grande hub del cinema italiano. In questi anni si è mossa in tutte le direzioni. Dialogheremo con tutte le realtà, Medusa, Vision, le major, gli indipendenti. Sogno un festival plurale che si rivolga ai tanti tipi di pubblico. Compresi i più giovani, in collaborazione con Alice nella città. Mi piacerebbe che dopo questi anni di pandemia la Festa diventi un’occasione per ritrovare, insieme, piacere e energie positive, guidati dall’amore per il cinema».