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 2022  marzo 27 Domenica calendario

Biografia di Ilary Blasi raccontata da lei stessa

C’è uno stile alla Ilary Blasi. “Ma infatti lo sto iniziando a capire, qualcuno lo sostiene; tra un po’ ci sarà una mia imitazione”.

Il segreto.

In realtà non c’è, ed è questo il bello: boh.

Il bello del boh.

Sono così sempre; quando inizia la trasmissione è come se fossi a cena con gli amici.

A cena con gli amici non dovrebbe commuoversi.

Mi sono commossa?

Giovedì, in trasmissione, con Cicciolina.

No, commossa no. Attenta. Perché è carina, dolce, mi piace tantissimo ed è portatrice di una storia di vita incredibile.

È stata pure una spia ungherese?

Davvero? Un po’ alla Marilyn Monroe: i più grandi segreti si rivelano a letto…

(Ilary Blasi, 41 anni ad aprile e da sempre davanti ai riflettori; è oramai una delle veterane della tv. Con l’occhio della telecamera sa giocare, anzi vuole giocare; poi mantiene un pizzico di dialetto romano, dà quel tocco di intimità, dosa l’esposizione del suo corpo e durante la conduzione dell’Isola dei famosi – lunedì e giovedì su Canale 5 – livella i tratti drammatici con una sana presa in giro dei concorrenti. E non evita le domande, anche private).

Secondo Mara Maionchi, per tenere bene qualunque palco è necessario risultare erotici. Lei è erotica?

Lo sono? Nel caso grazie per il complimento. Mi piace.

La Maionchi ha ragione?

In realtà penso a tutto meno di risultare erotica: sono sempre scaciata (traduzione: vestita alla bell’e meglio).

In tv non è scaciata.

Però la conduzione è friendly; (ci ripensa, ancora) e che ne so, forse trasmetto un retrogusto erotico.

L’erotismo è un collante.

Assolutamente! Però bisogna bilanciarlo con altri aspetti perché alla base va mantenuto un particolare equilibrio, tra il clima di gioco e il lato serio.

Anni fa ha dichiarato al Fatto: non provo ansia.

Ancora oggi non è di casa; (pausa e poi corregge il tiro) mi riferisco alla famiglia d’origine; piuttosto conosciamo l’adrenalina, il brivido, il divertimento.

Nessuna ansia neanche prima della diretta.

Quando si accendono i riflettori sto bene. Non penso al numero di spettatori. A volte pure in maniera eccessiva.

I suoi figli la guardano?

No, non mi si filano di pezza, forse un pochino la femmina, la mezzana. Il maschio no. E non commentano mai: torno a casa e non chiedono nulla.

Tra un anno e mezzo suo figlio è maggiorenne: potrebbe andare all’Isola…

Se lo conosco, non parteciperebbe: è timido e riservato.

E se accettasse?

(Silenzio) È impossibile.

In famiglia siete da sempre sotto i riflettori.

Ogni secondo.

Nel 2018 tra le parole dell’anno di Google c’erano “Blasi e parrucca”.

(Ride) Sta scherzando?

No.

È stupendo.

È vivisezionata.

Me ne sto accorgendo ora: ogni cosa che dico, accade, non accade, diventa notizia.

Quindi?

Le strade sono due: o non hanno un cazzo da scrivere, o sono strana io, cado in situazioni particolari e non me ne rendo conto.

Veterana della tv. 

Sì, è chiaro, non sono di primo pelo sia come conduttrice sia nella vita. Sono a metà.

Rispetto agli inizi a Passaparola, siete sbocciate lei e la Toffanin. Qual è il vostro valore aggiunto?

Il mio è Francesco Totti (ride) tanto dicono tutti così.

Un continuo…

Per anni il refrain è stato: se non fosse stata la moglie di Totti, non avrebbe combinato nulla.

Avrà aiutato.

Nel gossip, a far parlare di me e avere gli occhi puntati addosso: all’epoca non c’erano ancora i social, e il cliché calciatore-ballerina era il più banale.

Inseguiti dai paparazzi.

Dopo i Mondiali del 2006 siamo partiti per la Polinesia: eravamo tranquilli, in un’isola semi-privata, in una stanza costruita sull’acqua, con il nulla davanti. E una mattina abbiamo visto una barchetta con un tizio armato di obiettivo. E noi: “Noooo, ma chi è ’sto matto?”.

Torniamo al valore aggiunto, a parte Totti.

Le idee chiare: già da piccolissima avevo un obiettivo: desideravo presentare, avevo deciso quali programmi, e sono arrivata quasi a tutti.

E poi?

È capitato Passaparola dove, diciamolo, è contato l’aspetto fisico e una botta di culo; poi dopo un anno mi sono fidanzata con Francesco e lì il mio destino appariva segnato.

Da cosa? 

Sarebbero stati normali un calendario e una trasmissione di calcio. Peccato che di pallone non ho mai capito nulla; (pausa) andare allo stadio è stata una fatica, un lavoro.

Chiacchierava sempre.

Non guardavo nulla, non mi interessava e ho preso una quantità di freddo che è ancora nelle mie ossa.

E allora?

Scelsi di andare da Fazio a Che tempo che fa: era una sorta di pulizia dell’immagine.

Da Fazio si è mai sentita in imbarazzo?

No, però molti degli ospiti non li conoscevo; (sorride) all’epoca venivano solo politici.

Qualche politico le chiedeva di Totti?

Non mi sembra.

Non le hanno chiesto neanche una maglietta?

Ma quello accade sempre! Saluta il capitano, saluta tuo marito, ce l’hai una maglietta?

Quante magliette.

Ecco, chiariamo: sono finite! Ha smesso da cinque anni, adesso, al massimo, posso regalare le mutande.

Insomma, da Fazio. 

Andai via perché ero incinta; tempo dopo mi chiamò Panariello per Sanremo.

Nel frattempo.

Sparita e ogni tanto ancora mi piace; non devo esserci per forza.

A cosa si dedica?

(Ride) Ai fatti miei. La famiglia. Viaggio. Gli amici. Vado al cinema, anche da sola; (pausa) la mia vita la trovo divertente.

Arrivano le Iene.

Sono state una palestra meravigliosa, soprattutto perché erano in diretta; quel programma si adattava perfettamente alla mia vita: un giorno la settimana andavo a Milano, restavo 24 ore e tornavo. Tutto il resto del tempo stavo con i figli.

Di tutte le stagioni alle Iene, quali sono le istantanee preferite.

Gli ultimi anni con Teo (Mammucari) e l’affiatamento costruito con la Gialappa’s. Ridevamo proprio. Se c’erano i servizi lunghi andavamo dai Gialappi, scherzavamo, e quando tornava la diretta era complicato trovare la giusta serietà, e magari dovevamo mandare un blocco sulla guerra.

È permalosa?

Mi diverte prendere in giro e impazzisco se qualcuno lo fa con me.

Non prova ansia, non è permalosa: ha vinto.

Non voglio fare la figa, è veramente così.

Un difetto.

Orgogliosa e vendicativa.

Vendicativa?

È brutto da ammettere, ma un pochetto sì. Ma solo se il prossimo mi rompe le palle.

Per Funari il talento è amico di violenza e crudeltà.

Del sano cinismo ci vuole; serve per proteggersi.

Intorno a lei c’è invidia?

Non ci penso; sicuramente è un bene capire come relazionarsi, ma se devo dire qualcosa non sto zitta.

Ha massacrato in diretta Fabrizio Corona.

Appunto, sempre a difesa. Non attacco per prima.

Ha mai picchiato?

No, mai alzato le mani.

Niente schiaffi.

Giusto una sculacciata sul culo ai figli.

Ha dichiarato: “Vorrei fare l’attrice, ma non mi chiama nessuno”.

Per anni mi sono concentrata sulla tv, ma in anzianità mi diverte l’idea del cinema; il cinema mi piace proprio tanto.

Nuda come la Ranieri per Sorrentino, accetterebbe?

Sì, perché?

Per il nudo integrale.

Vabbè, non dobbiamo concentrarci su quello; (pausa lunga) magari non inizierei così, piano piano.

C’è chi dice: gli artisti nascono con la De Filippi e muoiono con la Blasi.

Sono la lapide?

Nascono con Amici e finiscono all’Isola…

Dipende, per alcuni il reality si tramuta in rinascita, gli diamo una lucidata, mentre altri sono sconosciuti.

Ci sono personaggi che le chiedono di partecipare?

Cicciolina quando venne alle Iene.

Fame di riflettori.

Gli spazi si sono ridotti, i programmi sono meno; è un po’ il gioco delle sedie: in continuazione ne tolgono una.

E se lei restasse in piedi.

C’è il piano B.

Qual è?

(Pausa) È tutta la vita che mi parlano del piano B, ma ho preso in considerazione solo l’A.

Se fosse andata male con Passaparola, il B sarebbe stato nell’aria…

Per forza: avevo partecipato a tutti i provini possibili e venivo sistematicamente scartata. Quello di Passaparola era l’ultimo.

Ha iniziato da bambina con gli spot.

(Ride) E ho continuato con i fotoromanzi insieme ad Antonio Zequila.

Un rimpianto.

Avrei voluto conoscere la Carrà; (sorride) ho cercato di entrare a Carramba, ma non mi hanno presa.

Lei è una artista?

Secondo me, no.

Secondo altri?

Nemmeno.

A cosa ha rinunciato?

Ho una famiglia, ho mantenuto i vecchi amici, ho lavorato. Non mi sono persa nulla; (pausa) forse la scuola a causa dei fotoromanzi: gli scatti erano a scopo di lucro, con i soldi mi toglievo gli sfizi.

Stava antipatica alle compagne di classe?

A qualcuna sicuramente.

Peccato lo studio…

Mi sento un po’ ignorante. A volte penso all’università.

È sempre in tempo.

Infatti. Chissà.

È un segnale per i figli.

Eh, sono delle capre; (pausa) magari se resto senza sedia mi iscrivo all’università.

Se divorzia ha più tempo.

Ah, sarebbe conveniente.

Si è parlato di separazione. Che è successo dopo…

Ho cercato di capire il perché stava accadendo.

Siete un’anomalia: insieme da una vita.

Forse è quello; in quei giorni ho ricevuto affetto, persone dispiaciute; (pausa) in Italia, in particolare a Roma, amano Francesco: è il capitano, brava persona, ha dei valori.

Quindi…

Mi domando perché questo ragazzo così amato, ogni tanto viene dipinto come fedifrago, fijo de ’na mignotta, traditore.

Suo marito viene tacciato di ingenuità.

Sì, ma che c’entra?

Si fida di persone sbagliate.

Quello sicuro!

Promette al Fatto che non siete in crisi e state insieme?

(Ride) Sono cresciuta con una massima: di certo c’è solo la morte, per il resto non si può mai sapere.

Le corna si dicono o si tacciono?

(Sospirone) Dipende dal finale che si vuole dare a una storia.

Simona Ventura le ha manifestato solidarietà.

È vero, come se fosse la mia migliore amica, come se vivesse in casa con noi. Boh.

Il libro della sua vita.

Shantaram e Venuto al mondo della Mazzantini; ora sono con Cambiare l’acqua ai fiori e ho finito Yoga di Carrère.

Lei chi è?

Ilary.