Il Messaggero, 22 marzo 2022
La Marylin di Andy Warhol all’asta per 200 milioni
Iconica. Per soggetto, firma, storia e ora anche per prezzo. Eseguita da Andy Warhol nel 1964, Shot Sage Blue Marilyn andrà all’asta da Christie’s a New York a maggio e, con un valore stimato di duecento milioni di dollari, pare destinata a diventare l’opera d’arte del XX secolo più costosa mai venduta all’incanto. Un traguardo non da poco. Anzi due. A consegnare il lavoro, basato su un fotogramma promozionale del film Niagara di Henry Hathaway, alla casa d’aste è stata la Fondazione Thomas e Doris Ammann di Zurigo: tutti i proventi andranno a beneficio dell’ente che si dedica a migliorare la vita dei bimbi di tutto il mondo, con programmi di assistenza sanitaria ed educativa.
I MITI
Così, la vendita del lavoro, che misura 101,6 x 101,6 centimetri, potrebbe costituire l’asta benefica con l’incasso più alto da quella che fu ribattezzata l’asta del secolo, nel 2018, per The Collection of Peggy and David Rockefeller. Alex Rotter, presidente di Christie’s 20th and 21st Century Art, non ha dubbi: «Il dipinto trascende il genere del ritratto in America, superando arte e cultura del Novecento. Accanto alla Nascita di Venere di Sando Botticelli, alla Gioconda di Leonardo Da Vinci e a Les Demoiselles d’Avignon di Pablo Picasso, Marilyn di Warhol è categoricamente uno dei più grandi dipinti di tutti i tempi». A trentacinque anni dalla morte di Warhol e, soprattutto, a sessanta dalla tragica fine della diva, Marilyn continua a conquistare sguardi e riflettori. E a far sognare. Qui, in particolare i collezionisti, ma non solo. È questione anche di miti. «Se dovessimo chiudere gli occhi e dire l’opera più iconica di Warhol, sarebbe proprio la Marilyn a venirci in mente. E se dovessimo indicare un’immagine di Marilyn, penseremmo al lavoro di Warhol commenta il critico d’arte Luca Beatrice, grande esperto di Warhol cui ha dedicato più studi, che recentemente ha curato la mostra Andy Warhol & Friends di Arthemisia, a Bologna La fortuna dell’immagine deriva anche dal fatto che Warhol ha realizzato centinaia, se non migliaia, di esemplari, con l’idea di farne alcuni straordinariamente esclusivi, altri poco più che poster. Marilyn è stata rappresentata da molti artisti dell’epoca, da Mimmo Rotella a Richard Hamilton. Rappresenta l’hic et nunc degli anni Sessanta».
L’ATTENTATO
Warhol ha iniziato a creare serigrafie della diva dopo la sua morte. Nel 1964 ha sviluppato una tecnica più raffinata – e dispendiosa, che poi abbandonò – con cui ha eseguito una serie di suoi ritratti. Il resto lo ha fatto la storia. «La vicenda dell’attentato a Warhol da parte di Valerie Solanas e dei proiettili che hanno colpito una Marilyn ha contribuito ad alimentare la suggestione». Al mito dell’attrice si aggiunge quello dell’artista. «Warhol è l’artista che ha riscritto il calendario dell’arte del secondo Novecento, come i Beatles hanno riscritto quello della musica. È morto nel 1987, eppure è come se fosse qui tra noi. Se fosse vivo, oggi sarebbe molto più cool di Chiara Ferragni sui social e metterebbe i suoi video su TikTok perché ha sempre anticipato i tempi», dichiara Beatrice. «Chi viene dopo Warhol? Basquiat è morto troppo giovane, non c’è la controprova della maturità. Jeff Koons forse, ma non ha lo stesso grado di notorietà. Banksy? Non sappiamo neppure che faccia abbia. La lezione di Warhol è insuperata e insuperabile. Il fatto che su Netflix, oggi, nel 2022, ci sia una serie dedicata alla sua figura, The Andy Warhol Diaries, con tanto di voce ricostruita al computer, ne è la controprova».
L’EREDITÀ
L’asta, dunque, si fa misura del mito, ma non solo. «Con il ricavato della vendita a favore della Fondazione Thomas e Doris Ammann, l’eredità dei fratelli continuerà nella tradizione di generosità che avrà un impatto sulla vita dei bimbi per generazioni», dice Georg Frei, presidente del CdA, nel rispetto della volontà dei fondatori della Thomas Ammann Fine Art, storica galleria di Zurigo. Il valore da record dell’opera potrebbe aprire nuovi orizzonti anche al mercato. «Ogni volta che un’asta tocca una cifra record per un maestro impressionista o post-impressionista, c’è una ricaduta a pioggia afferma Beatrice potrebbe verificarsi anche ora, con Warhol, per i grandi maestri della pop art americana». Intanto, Marilyn, quasi come una moderna Gioconda, sorride.