il Giornale, 20 marzo 2022
Una statua di Canova in giardino
Quando si dice avere un tesoro sotto gli occhi senza nemmeno saperlo... Vent’anni fa una coppia di appassionati d’arte britannici aveva comprato ad un’asta per 5.170 sterline una statua da giardino, catturata dalla gentilezza delle linee scolpite nel marmo. Ora quella statua sta per tornare nuovamente sul mercato, ma la stima di Christie’s è tra i 5 e gli 8 milioni di sterline (6-9,5 milioni di euro) perché si è scoperto essere la «Maddalena giacente» di Antonio Canova. L’incredibile storia è riportata dal Gazzettino: dell’opera si erano perse da tempo le tracce.
Commissionata nel 1819 dall’allora ministro inglese Robert Kenkinson, secondo conte di Liverpool, per 1.200 ghinee (una cifra che oggi corrisponderebbe a 13mila euro), la statua è uno degli ultimi lavori del maestro del neoclassicismo. Dopo la morte del politico inglese nel 1828, il fratello Charles l’ha messa all’asta nel 1852. Quattro anni più tardi l’opera è ricomparsa tra le proprietà di lord Ward, Conte di Dudley, che l’ha esposta a Londra e Manchester. La Maddalena passa poi di mano al figlio che la vende in un momento di difficoltà. A comprarla è poi sir Herbert Smith, un produttore di tappeti. È in questo momento che se ne perdono le tracce. Tra i proprietari successivi vi è Violet van der Elst, attivista inglese, che pare l’avesse esposta nel suo giardino dopo averla acquistata nel 1938 col nome generico di «figura classica». Proprio la particolare bellezza della statua ha convinto gli ultimi proprietari a contattare un esperto d’arte, Francis Outred, che dopo una attenta analisi la attribuisce al Canova. Per Mario Guderzo, ex direttore del Museo Gypsoteca Canova di Possagno, dove è presente un modello in gesso, si tratta «di un miracolo». «Quest’opera è stata cercata per decadi dagli studiosi – ricorda – quindi la sua scoperta è di fondamentale importanza per la storia dell’arte».
Donald Johnston, direttore del dipartimento di scultura di Christie’s, è convinto: «La riscoperta del capolavoro perduto di Canova è immensamente eccitante ed è un punto culminante della mia carriera di oltre 30 anni nel settore».