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 2022  marzo 18 Venerdì calendario

DRAGHI INDOSSA L’ELMETTO: “LA DIFESA EUROPEA VA PERSEGUITA IN TEMPI MOLTO RAPIDI. RENDERÀ LA NATO PIÙ FORTE” - “MARIOPIO HA INCONTRATO A VILLA MADAMA I PRIMI MINISTRI DI SPAGNA, PORTOGALLO E GRECIA: “ABBIAMO REAGITO CON UNITÀ E DETERMINAZIONE ALL’AGGRESSIONE DELL’UCRAINA. DOBBIAMO MOSTRARE LA STESSA COESIONE E LA STESSA CONVINZIONE NEL TUTELARE LE NOSTRE ECONOMIE” - VIDEO -

(ANSA) - "Abbiamo molte sfide comuni a cui vogliamo trovare risposte comuni insieme a tutti gli altri parter dell'Unione europea. La sfida più urgente argomento di questo incontro è quella dell'energia. L'invasione ucraina ha aperto un periodo di forte volatilità sui mercati delle materie prime che si è aggiunta ai rincari". Così il premier Mario Draghi nelle dichiarazioni alla stampa dopo l'incontro con i primi ministri di Spagna, Grecia e Portogallo a Villa Madama.

Draghi, intervenire subito a difesa potere acquisto famiglie (ANSA) - "Dobbiamo interevenire subito, c'è in tutti noi la sensazione che occorra fare qualcosa di sostanziale, significativo, immediatamente. Dobbiamo sostenere il potere d'acquisto delle famiglie, soprattutto le più vulnerabili, e le nostre imprese". Così il premier Mario Draghi in conferenza stampa dopo l'incontro con il presidente del governo di Spagna, Pedro Sanchez, con il primo ministro della Repubblica portoghese, Antonio Costa, e il primo ministro della Repubblica ellenica, Kyriakos Mitsotakis.

Ucraina: Draghi, ora coesione in tutela nostre economie (ANSA) - "L'Unione Europea ha reagito con unità e determinazione all'aggressione dell'Ucraina. Dobbiamo mostrare la stessa coesione e la stessa convinzione nel tutelare le nostre economie dalle conseguenze della guerra, in particolare dai rincari energetici. Ma non solo".

Lo ha detto il premier Mario Draghi parlando dopo l'incontro con il presidente spagnolo, Pedro Sanchez, e con quello portoghese, Antonio Costa (in collegamento il greco Kyriakos Mitsotakis). Draghi ha parlato di una "naturale convergenza di vedute" con gli altri i tre leader, prospettando un "approccio comune per il prossimo consiglio europeo".

Energia: Draghi, spingere Ue su gestione comune del mercato (ANSA) - "Vogliamo spingere la Commissione Europea e gli altri Paesi membri ad adottare misure incisive, a tutela di tutti gli Stati Membri, in un settore decisivo per il nostro futuro.Una gestione comune del mercato dell'energia conviene a tutti". Così il premier Mario Draghi in una dichiarazione a Villa Madama.

"Stoccaggi comuni consentono di proteggerci a vicenda in caso di shock isolati.Acquisti comuni ci permettono di avere un peso negoziale migliore nei confronti dei fornitori. In queste settimane, abbiamo dato alla Commissione un impulso chiaro a muoversi in questa direzione, per imporre - aggiunge Draghi - un tetto al prezzo d'importazione del gas e spezzare il legame tra il prezzo del gas e quello dell'elettricità".

Draghi, Biden in Ue conferma sicurezza transatlantica (ANSA) - "Non ricordo che un presidente Usa abbia partecipato di persona a un Cpnsiglio europeo, é un segnale straordinario del fatto che la sicurezza è non solo europea ma transatlatica". Così il premier Mario Draghi nelle dichiarazioni alla stampa dopo l'incontro con i primi ministri di Spagna, Grecia e Portogallo a Villa Madama.

Draghi, difesa europea rende la Nato più forte (ANSA) - "Nel vertice di oggi abbiamo confermato una piena convergenza anche sul ruolo della Bussola Strategica, come contributo al percorso verso una difesa europea. La guerra in Ucraina ha dimostrato come sia diventato un obiettivo essenziale, da perseguire in tempi molto rapidi e fondamentale, in piena complementarietà con la Nato.

Una difesa europea più forte rende la Nato più forte". Così il premier Mario Draghi in conferenza stampa dopo l'incontro con il presidente del governo di Spagna, Pedro Sanchez, con il primo ministro della Repubblica portoghese, Antonio Costa, e il primo ministro della Repubblica ellenica, Kyriakos Mitsotakis.

DRAGHI SCETTICO SULLA TREGUA "PUTIN VUOLE SOLO LA GUERRA" PRONTO IL PIANO ANTI-RINCARI LE FRASI DEL PRESIDENTE Alessandro Barbera per “la Stampa”

«Noi lavoriamo per la pace, ma da parte di Vladimir Putin c'è la volontà di continuare la guerra». Nelle ore in cui da Kiev arrivano voci di spiragli sui negoziati, Mario Draghi non ha difficoltà ad ammettere il suo pessimismo. Palazzo Chigi, ieri.

La conferenza stampa del premier dovrebbe essere dedicata alla decisione di porre fine allo stato di emergenza per il Covid, ma non può sottrarsi alle domande su quel che accade sul fronte ucraino. Draghi non crede che la soluzione diplomatica arriverà dall'Unione: «Stiamo facendo moltissimo».

Né si può chiedere - come insiste il presidente Zelensky - di far entrare gli aerei della Nato nello spazio aereo ucraino: «La No-fly zone non è possibile, significherebbe entrare in guerra, e questo è uno dei punti su cui fra gli alleati c'è unanimità o quasi». Più che sui colloqui fra le parti in conflitto, Draghi invita a porre qualche speranza nel dialogo fra Cina e Stati Uniti. «Se c'è da percorrere un sentiero diplomatico è quello. Il canale si sta costruendo e non ci sono sviluppi prevedibili».

Con lo sguardo dell'economista, il premier si rende conto che la fine delle ostilità dipenderà anche dalla consapevolezza dei protagonisti per le conseguenze sul commercio mondiale. Oggi il Consiglio dei ministri è costretto a varare un nuovo pacchetto di aiuti alle aziende, ma per finanziarlo - nonostante le pressioni dei partiti - il governo non ricorrerà a nuovo deficit. Tre almeno le ragioni della scelta.

 La prima: Draghi ammette «un rallentamento» ma non è convinto l'Italia entrerà in recessione. Se c'è un rischio da evitare, è quello di aumentare ancora la spesa dopo cento e più miliardi spesi per affrontare l'emergenza Covid e mentre la curva dei tassi di interesse riprende a salire.

Certo le conseguenze della guerra si fanno sentire, e per capirci di più i tecnici del Tesoro anticiperanno la presentazione del Documento di economia e finanza, la fotografia in numeri dell'andamento della crescita e dei conti pubblici. Seconda ragione per non fare nuovo deficit: parte del pacchetto verrà finanziato con una tassa sugli extraprofitti delle aziende energetiche.

Le tabelle sul tavolo del governo dicono che la gran parte di loro, grazie a contratti a lungo termine e strumenti finanziari, continua a pagare l'energia fino a un decimo degli italiani. E terzo: Draghi spera in ogni caso che parte della risposta alla crisi ucraina venga dall'Unione nel suo insieme. La prossima settimana a Bruxelles ci sarà un nuovo vertice dei capi di Stato, al quale questa volta sarà presente Joe Biden.

Per prepararsi all'appuntamento oggi il premier ha invitato a Roma i colleghi di Spagna, Portogallo e Grecia, insieme ai quali insisterà per ottenere un tetto al prezzo di acquisto del gas e la fine del meccanismo con il quale il costo dell'energia - spesso ottenuta con un mix di fonti diverse - non sia determinata da quello del metano. L'altra emergenza è quella delle materie prime, in primis il blocco del commercio di cereali da est.

A precisa domanda Draghi su questo non minimizza, ma è cauto. Su temi del genere basta poco, e si ritroverebbe gli italiani a svuotare i banconi dei supermercati. «Se le cose continuassero a peggiorare, dovremmo cominciare ad entrare in una logica di razionamenti». Non siamo ancora a questo, «ma occorre prepararci a questa evenienza». La crisi di approvvigionamento di materie prime «va affrontata come quella del gas, attraverso la diversificazione delle fonti e gli aiuti alle famiglie».

Una delle soluzioni l'ha tratteggiata il premier la scorsa settimana dopo il vertice di Versailles: acquistare più cereali da Stati Uniti, Canada e Argentina purché si accetti di mettere in discussione gli standard fin qui imposti dalle regole europee. Draghi non ha mai usato la parola Ogm, ma a quello pensa.

«Il modo migliore per tranquillizzare è dire sempre la verità, e dire che siamo pronti ad affrontarla. Vale per ogni situazione della vita». La sua speranza è che la verità sia abbastanza forte per resistere alla repressione brutale dello Zar delle Russie. La prossima settimana - quasi certamente giovedì - Draghi parlerà di questo faccia a faccia con Biden, a margine del vertice straordinario dei Paesi dell'Alleanza atlantica.