il Fatto Quotidiano, 18 marzo 2022
La nuova legge sulle targhe estere
Da lunedì entrerà in vigore la nuova norma che disciplina la circolazione delle targhe estere in Italia, secondo le modifiche al Codice della strada introdotte a partire da dicembre.
La normativa prevede l’iscrizione obbligatoria al nuovo Reve (Registro dei veicoli esteri) di auto, moto e rimorchi immatricolati all’estero, la cui circolazione superi 30 giorni nell’anno solare, consecutivi o meno, che siano intestati o soltanto concessi in uso a persone (fisiche o giuridiche) residenti in Italia.
Ciò significa anche che se si sceglie di prendere in leasing o con noleggio a lungo termine un mezzo immatricolato fuori dall’Italia, avendo la propria residenza nel Paese, si avrà l’obbligo di portare a bordo un documento di circolazione estero e un altro che specifichi il tempo di utilizzo del veicolo.
Per quanto riguarda i cittadini stranieri in attesa di ottenere la residenza italiana, l’immatricolazione nel Reve del veicolo immatricolato all’estero dovrà avvenire entro tre mesi dall’ottenimento della stessa, mentre per quanti manterranno la cittadinanza estera è consentita la circolazione con un veicolo o rimorchio con targa estera solo per un anno.
L’obbligo di iscrizione al pubblico Registro dei veicoli esteri, inoltre, interesserà anche i cosiddetti “frontalieri”, sia lavoratori dipendenti in un’azienda con sede nel Paese confinante, sia lavoratori autonomi ma con sede della propria attività in un Paese limitrofo.
L’iscrizione è sempre a carico dell’intestatario e si può fare prenotandosi al Pra oppure attraverso lo Sportello telematico dell’automobilista (Sta).
Alcune categorie di proprietari e conducenti saranno invece esonerati dal dover iscrivere il veicolo con targa estera nel Reve. Tra questi ci sono i residenti nel comune di Campione d’Italia, il personale civile e militare dipendente da pubbliche amministrazioni in servizio all’estero e il personale delle Forze armate e di polizia in servizio all’estero presso organismi internazionali o basi militari.
Nella stessa categoria di esentati rientrano anche i conducenti con residenza in Italia da più di 60 giorni, che circolano con veicoli immatricolati nella Repubblica di San Marino.