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 2022  marzo 18 Venerdì calendario

IL PESCE PIÙ GROSSO DI TUTTI NON HA ABBOCCATO ALLE SANZIONI - L'OCCIDENTE MOSTRA I CANINI AGLI OLIGARCHI RUSSI MA NON È (ANCORA) RIUSCITO A INFILARE NELLA BLACK LIST VLADIMIR LISIN, 65 ANNI, IL PIÙ RICCO, SFUGGITO GRAZIE AI SUOI INTRALLAZZI TRA BELGIO E SAN MARINO ATTRAVERSO IL GRUPPO SIDERURGICO RUSSO NOVOLIPETSK - IL MAGNATE È IN AFFARI CON IL COGNATO DEL RE FILIPPO, HA SOCIETÀ A CIPRO E UNA VILLA CHE FU DEL BURATTINAIO DELLA P2 LICIO GELLI… -

In una splendida villa in Costa Azzurra, si incrociano le storie di Vladimir Lisin, 65 anni, il più ricco degli oligarchi russi, e quella di Licio Gelli, l'oscuro burattinaio della lista P2 morto nel 2015 a 96 anni.

In una riservata finanziaria di Cipro si intrecciano gli affari dello stesso oligarca, re dell'acciaio, con quelli di un vero principe: Lorenz Otto Carl Habsburg-Lothringen, 66 anni, membro della famiglia reale belga, cognato del re Filippo.

Ma i legami di Lisin con il Belgio, attraverso il gruppo siderurgico russo Novolipetsk (Nlmk), sono anche industriali, e stretti. Può questa alleanza aver «salvato» finora l'oligarca numero uno (26,9 miliardi di dollari secondo Forbes) dalla black list europea degli amici di Putin?

Intanto l'oligarca si muove con un passaporto diplomatico di San Marino di cui è console onorario a Mosca dal 13 maggio 2002. Il gruppo Nlmk, di cui Lisin ha il 79%, vende acciaio per 16 miliardi di dollari (bilancio 2021), il 40% in Russia.

Poi c'è una ferrea joint venture con lo Stato belga al 51%, la Nlmk Belgium, numero uno nel Paese. Secondo i documenti raccolti a Nicosia, alla data del 10 marzo, nella Fletcher, cassaforte di famiglia al vertice del gruppo, l'unico amministratore «esterno» è il principe Lorenz del Belgio, sposato con Astrid, sorella di re Filippo.

Da quasi 40 anni lavora in una piccola private bank di Basilea, la Gutzwiller & Cie, che gestisce patrimoni, forse anche quello di Lisin. Il principe, interpellato sulla mail della banca, non ha risposto al nostro messaggio.

L'ex saldatore diventato il russo più ricco non è nella lista nera dei sanzionati e ha anche preso posizione, morbida, contro il «conflitto armato». Ma allora Lisin è davvero così lontano dal regime di Mosca? Ha creato il suo impero nei decenni di Russia a «trazione» Putin.

E l'acciaio è materia prima fatta di ferro, carbonio e politica. Nella «Putin list» americana delle sanzioni 2018, Vladimir Lisin c'era. Oggi in un contesto ben più drammatico non compare nella lista Ue.

Il figlio, Yuri, ha una quota nella cassaforte di Cipro attraverso la lussemburghese Riskinvest Holding che ha tra i gestori l'avvocato svizzero, Alain Bionda, lo stesso che due anni fa, curò gli interessi legali del miliardario Gennady Timchenko, vicinissimo a Putin.

Dove si gode i soldi il numero uno degli oligarchi? Si sapeva di un castello in Scozia. Ma alcune transazioni di Liudmila Zalesskaya, moglie di Lisin, ci hanno condotto nella esclusiva Baia Espalmador in Costa Azzurra, dove anche i Rothschild hanno una casa.

Lisin ne ha prese due. Dai documenti depositati a Nizza si deduce che Villa Flora è stata acquistata nel 2008 e la contigua Villa Espalmador una paio d'anni prima. Licio Gelli è stato a lungo il proprietario di Villa Espalmador, mai dichiarata al fisco. L'oligarca più ricco, viaggia sempre con il suo passaporto diplomatico in tasca, la dichiarazione prêt-à-porter contro la guerra, il castello in Scozia, le sontuose ville in Costa Azzurra e il principe belga nella cassaforte.