Corriere della Sera, 18 marzo 2022
Vladimir vs Volodymyr: la battaglia mediatica
VLADIMIR PUTIN
Bandera
Putin ripete che Kiev ha «un regime banderista». Bandera, fondatore dell’Organizzazione dei nazionalisti ucraini, fu un collaborazionista e complice del massacro di migliaia di ebrei polacchi e soldati dell’Armata rossa. Fu assassinato nel 1959 a Monaco dal Kgb
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Pulizia
La «pulizia» che il popolo e il governo russo dovranno fare dei traditori, citata nel discorso di Putin, echeggia le «purghe» di Stalin (sopra): una vasta repressione, nella seconda metà degli Anni 30, voluta per epurare il partito da presunti cospiratori
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moscerini
«Sputeremo via i traditori come moscerini entrati in bocca», dice Putin. I suoi nemici non sono mai umani, ma bestie. Boris Berezosvky (foto), l’oligarca ribelle che fuggì a Londra era «un verme»; Michail Khodorkovsky, l’imprenditore dissidente, «un agnellino»
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Pietro I
Quando parla, Putin ha sempre alle spalle la bandiera russa con lo stemma dei Romanov, l’aquila bifronte. Una chiara allusione al progetto di tornare ai territori della «Grande Russia» dell’epoca d’oro zarista, guidata da Pietro il Grande (1672-1725)
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tossici
Putin descrive Zelensky e il suo governo come una «banda di tossici»: il peggior insulto di cui dispone, peggio per lui anche di «pedik», «gay», che pure usa spesso. Il disprezzo di Putin per i drogati si riflette nei metodi disumani usati in Russia per disintossicarli
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genocidio
Putin ha definito così quel che è accaduto nei territori secessionisti filorussi nell’est dell’Ucraina (nella foto, il leader del Donetsk Denis Pushilin). Usò questo termine già nel 2008: l’intervento in Georgia serviva a impedire il «genocidio» dei russi dell’Ossezia del Sud
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VOLODYMYR ZELENSKYEUROPA
«Vogliamo essere membri dell’Unione europea.
Oggi lottiamo anche per questo, perché vediate che assieme a noi l’Ue sarà
più forte. Mostrateci di essere al nostro fianco: dimostrate che siete, che siamo europei», ha detto Volodymyr Zelensky l’1 marzo al Parlamento Ue
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churchill
Alla Camera dei Comuni del Regno Unito ha fatto eco al celebre discorso di Winston Churchill del 1940: «Combatteremo fino alla fine, combatteremo sulle spiagge, nelle foreste, nei campi, nelle strade. Continueremo a combattere per la nostra terra, a qualunque costo»
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CN Tower
Rivolgendosi ai parlamentari del Canada, ha domandato: «Immaginate Vancouver assediata? Riuscite a immaginare la CN Tower di Toronto se fosse stata colpita dalle bombe russe? Non lo auguro a nessuno, ma questa è la realtà che dobbiamo affrontare»
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Luther King
Di fronte al Congresso Usa, ha riadattato lo slogan «I have a dream» del leader dei diritti civili: «Ho un sogno: ognuno di voi conosce queste parole. Oggi dico “ho un bisogno”: ho bisogno che proteggiate il nostro cielo. Ho bisogno del vostro aiuto»
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l’11 settembre
Il presidente Zelensky, nel discorso che ha stregato il Congresso americano, ha citato gli attentati dell’11 settembre 2001:
«In Ucraina l’11 settembre succede ogni giorno,
da tre settimane».
E ha paragonato l’invasione dell’Ucraina a Pearl Harbor
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il muro
Parlando al Bundestag tedesco ha denunciato la nascita di un muro invisibile tra Ucraina ed Europa. «Non è un muro di Berlino: è un muro
fra la libertà e la mancanza di libertà. Diventa più alto ad ogni bomba caduta e per ogni decisione mancata»