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 2022  marzo 15 Martedì calendario

L’EROE CON I CONTI OFFSHORE - ZELENSKY ORA LOTTA COME UN LEONE CONTRO PUTIN, MA IL SUO PASSATO NON È LIMPIDISSIMO: A OTTOBRE IL SUO NOME ERA FINITO TRA QUELLI COINVOLTI NELL’INCHIESTA “PANDORA PAPERS”. INSIEME AD ALCUNI SOCI AVREBBE CONTROLLATO UNA RETE DI COMPAGNIE OFF-SHORE - LA VILLA A FORTE DEI MARMI E LE SOCIETÀ ANONIME PER LA COMPRAVENDITA DI FILM E SHOW TV -

(Agenzia Nova) -  4 OTT 2021 - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i suoi soci avrebbero controllato una rete di compagnie offshore con base nelle Isole Vergini britanniche, a Cipro e Belize per gestire le attività nel ramo dello spettacolo e del cinema. E' quanto emerge dall'inchiesta di giornalismo investigativo Pandora Papers, che ha rivelato ricchezze nascoste di leader politici mondiali e imprenditori. Anche Serhiy Shefir, attuale consigliere di Zelensky e vittima di un attentato nelle scorse settimane, è coinvolto nella vicenda: avrebbe acquistato proprietà immobiliari a Londra tramite le compagnie offshore. Nel 2019, alla vigilia delle elezioni in Ucraina, Zelensky ha ceduto le proprie quote a Shefir, ma i due avrebbero successivamente concluso un accordo che permetterebbe alla famiglia del capo dello Stato di continuare a ricevere fondi dalle società offshore.

L’attuale presidente ucraina ha portato avanti la propria campagna elettorale nel 2019 con il messaggio di “ripulire” il Paese. La rete di compagnie nei paradisi fiscali sarebbe stata messa su da Zelensky e dai suoi soci nella società di produzione televisiva Kvartal 95 già nel 2012.

2 - PANDORA PAPERS, VOLODYMYR ZELENSKY PRESIDENTE DELL’UCRAINA. SOCIETÀ ANONIME PER LA COMPRAVENDITA DI FILM E SHOW TV Estratto da https://espresso.repubblica.it/  - 3 OTTOBRE 2021

Volodymyr Zelensky è presidente dell’Ucraina dal maggio 2019. Ex attore comico, è entrato in politica sfruttando il successo di un programma televisivo, in cui recitava il ruolo di presidente, e ha fondato un partito con lo stesso nome dello show, «Servitore del popolo». Ha vinto le elezioni dell’aprile 2019 promettendo di stroncare la corruzione che affligge da decenni il paese, dilaniato e impoverito dalla guerra civile che ha portato all’annessione russa della Crimea.

(INTEGRALE: https://espresso.repubblica.it/dossier/pandora-papers/2021/10/03/news/pandora_papers_volodymyr_zelensky_ucraina-319986972/)

3 - GUERRA UCRAINA: PER ZELENSKY SUPER VILLA A FORTE DEI MARMI E SOCIETÀ SEGRETA Da www.affaritaliani.it

Non solo gli oligarchi russi. Anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha un tesoro nascoso in Italia. Ne parla il Fatto Quotidiano, che spiega come si tratti di una "villa di lusso a Forte dei Marmi, nel centro balneare preferito dai russi che amano la Versilia.

Sei camere da letto, quindici stanze e una grande piscina nel giardino. L’acquisto portato a termine due anni fa, per 3,8 milioni di euro, da Volodymyr Zelensky non è l’unico bene detenuto all’estero dal presidente ucraino".

Non solo. ontinua il Fatto: "Oltreconfine, in posti fiscalmente molto più vantaggiosi dell’Italia, l’uomo che Vladimir Putin ha individuato come nemico pubblico numero uno ha parecchie altre attività. O almeno le aveva, sicuramente fino a poco prima di essere eletto, nel 2019, a capo del Paese. Quattro società offshore, per la precisione, di cui solo tre dichiarate pubblicamente una volta eletto".

Per quanto riguarda il tesoro italiano, Il Fatto Quotidiano spiega che "la villa in Toscana di Zelensky sarebbe in affitto a 12 mila euro al mese, anche se qualcuno dice che la proprietà è stata messa in vendita. Più chiara la situazione delle fortune offshore dell’ex attore comico diventato leader politico dell’Ucraina .

Descritta per la prima volta nei dettagli nell’ottobre del 2021 dal consorzio di giornalismo investigativo Icij, l’architettura societaria messa in piedi da Zelensky è emersa grazie a una mole impressionante (2,9 terabyte) di documenti interni provenienti da 13 società specializzate nella creazione di società offshore".

4 - ZELENSKY, RITRATTO CONTROCORRENTE: GLI ERRORI, LE COLPE, LE MANCANZE DI UN ATTORE COMICO TRASFORMATO IN EROE Pino Nicotri per www.blitzquotidiano.it

Zelensky, Volodymyr Oleksandrovyc Zelens’kyj, è stato eletto presidente in Ucraina nel 2019, sulla base di promesse riguardanti il raggiungimento della pace nel Donbass e la lotta contro la troppo diffusa corruzione.

Secondo un sondaggio realizzato poco prima dell’invasione  dal Centro Ucraino per gli Studi Economici e Politici, il  55% degli ucraini riteneva che in questi campi Zelensky non avesse fatto abbastanza. (La cosa rendeva problematico il suo eventuale ricandidarsi alla presidenza della Repubblica).

E che in caso di guerra non sarebbe stato un comandante in capo affidabile. Nell’ottobre dell’anno scorso, 2021, i cosiddetti Pandora Papers – opera di molti giornalisti compresi quelli ucraini di Slidstvo.info – hanno scoperchiato il classico vaso di Pandora rivelando al mondo i segreti e le acrobazie finanziarie nei paradisi fiscali di migliaia di personaggi importanti e spesso famosi.

Compresi oltre 300 politici di 90 diversi Paesi, tra i quali Zelensky. E’ emerso che l’attuale presidente dell’Ucraina possedeva azioni di una rete di società offshore nelle Isole Vergini Britanniche, Belize e Cipro.

Una di queste aziende era la District 95, la società di produzione e distribuzione di film e programmi tv grazie ai quali Zelensky è diventato famosissimo  in Ucraina soprattutto come attore comico. 

I suoi spettacoli, con testi scritti dalla moglie architetto, erano trasmessi da un canale televisivo di proprietà di Ihor Kolomoisky, il re del cioccolato ucraino. Nonché oligarca sanzionato negli Stati Uniti e nell’Unione Europea per presunta grande frode fiscale. 

I Pandora Papers hanno rivelato che Zelensky … i partner commerciali di Zelensky includevano due personaggi. Ivan Bakanov, attuale capo della SBU, la principale agenzia di intelligence ucraina impegnata spesso a indagare sui casi di corruzione. E l’amico Serhiy Shefir, amministratore delle società offshore e condivisore dei profitti con la moglie di Zelensky.

Nel marzo 2019, un mese prima del voto col quale è stato eletto presidente, Zelensky ha ceduto le sue azioni a Shefir. E dopo il successo elettorale lo ha nominato primo consigliere della presidenza.

Richiesto di spiegare come mai anche Zelensky avesse società in paradisi fiscali, dove si norma si ricorre per non pagare le tasse nel proprio Paese, Shefir  si è difeso così: 

“Fareste meglio a chiedere ai nostri legislatori chi ha creato questa situazione, quando un business è costantemente minacciato da banditi che arrivano al potere. In quel momento, era molto importante difendere i nostri interessi”.

Il 22 settembre dell’anno scorso Shefir è sfuggito a un misterioso tentativo di omicidio per mano di un commando armato. Il suo autista è rimasto ferito.

“Per gli europei e per gli americani questo sembra super compromettente”, ha detto in quel periodo ad Al Jazeera il politologo e analista ucraino Mikhail Pogrebinsky. Laureato in Fisica e fondatore a Kiev del Centro di Studi Politici e di Conflitto (CPCC). Indipendente da qualunque forza politica, il Centro è apprezzato per le sue consulenze.

Zelensky come Jerry Lewis Come spiegato bene da Free Press, tutto ciò aveva messo in crisi la popolarità di Zelensky. Che ora con la guerra è diventato di colpo un eroe. Grazie anche al fatto che, molto stranamente, i russi non hanno messo fuori uso la televisione e le telecomunicazioni ucraine.

Come che sia, l’ex attore comico diventato presidente surclassa di moltissimo il grandioso Jerry Lewis del film Re per una notte  ). Nel film, realizzato nell’83 dal regista Martin Scorsese, il famosissimo attore comico Jerry Lewis interpreta un inatteso e sorprendente personaggio: che si riscatta drammaticamente mostrando una inaspettata e grande dignità.

Zelensky appena eletto disse che la sua totale inesperienza politica lo avrebbe aiutato a sradicare l’onnipresente corruzione. Sul piano concreto però non ci sono stati risultati: nessun corrotto è finito in galera. E il gruppo di giornalisti di Slidstvo.info per “aprire gli occhi all’Ucraina” ha realizzato il docu-film Offshore 95, titolo volutamente ripreso dal nome della società di Zelensky District 95.

Al presidente ucraino è capitato di guardare il docu-film il 4 ottobre scorso sul computer portatile di suo figlio.  E ovviamente ha cominciato a temere per il suo futuro politico. Anche perché l’Ucraina nella lotta al Covid è rimasta ferma al solo 30% di popolazione vaccinata.

Zelensky, i fallimenti Questi i FATTI. Che possono piacere o no, ma restano FATTI. Se adesso Zelensky riconosce alla Russia ciò che poteva riconoscere già da tempo evitando la tragedia della guerra, con annesso spargimento di sangue e distruzioni immani, gli ucraini potrebbero fargli fare una fine peggiore di quella di Janukovyc.

Sì, non basta essere “un uomo della strada” e un attore comico di successo per essere onestissimo, al di sopra di ogni sospetto e, soprattutto, un politico bravo e capace. La cosa migliore sarebbe l’uscita di scena sia di Putin, che ha criminalmente dato inizio alla guerra, sia di Zelensky, che avrebbe potuto evitarla senza particolari problemi e rinunce.

E’ però possibile – se le tifoserie resteranno padrone del campo – che Putin resti in sella e mandi avanti la sua macchina da guerra. Fin dove non si sa, ma con conseguenze sempre più terribili per il mondo intero. Ed è possibile che Zelensky resti in sella anche più di lui se la NATO e l’UE, faranno davvero entrare di corsa il suo Paese nei propri consessi.