la Repubblica, 14 marzo 2022
L’auto si è allargata di 28 centimetri in 70 anni
Ben 28 centimetri in più in 70 anni. Queste le nuove misure dell’auto. In larghezza, naturalmente. Dai dati messi a confronto dalla banca dati di Quattroruote che parte dal 1950, è evidente che le auto di oggi escono fuori da trattamenti che le hanno allargate e migliorate in termini di design e sicurezza. Nei decenni, infatti, i modelli hanno continuato a puntare al comfort del guidatore, aumentando le dimensioni fino ad un quinto rispetto al passato.
Punti deboli oggi? La visibilità di chi siede al volante e la difficoltà in manovre e parcheggio, più ostacolate rispetto a prima. Un’evoluzione portata avanti lo stesso da parte delle costruttruttori in contemporanea allo sviluppo della tecnologia di bordo.
Più comfort
Il comfort interno è il primo motivo dell’allargamento delle vetture. I dati delle carrozzerie berlina mostrano che si è passati dai 155 cm di larghezza del 1950, fino ai 183,4 del 2020. Un cambiamento, anno dopo anno che è avvenuto in virtù della comodità. La storia, ad ogni modo, non finisce qui. Già i segmenti superiori si stanno preparando ai livelli di guida assistita più avanzati, che arriveranno a quella totalmente autonoma. Che significa questo? Gli interni delle macchine già adesso sono vivibili come ambienti relax. Una tendenza che tra qualche anno potrà far rivedere anche il design esterno. Nel frattempo, qualche altro centimetro in più sulla larghezza è già sicuro sin da subito: la normativa mondiale sulla sicurezza passiva impone di irrobustire ancora la scocca.
Sicurezza da 0 a 5 stelle
La sicurezza, del resto, negli scorsi decenni ha già contribuito a cambiare molto le nostre auto. Le linee filiformi che ricordano i tempi del boom economico pian piano hanno lasciato il posto a carrozzerie più piantate a terra, a paraurti e montanti più spessi, a bozzetti evoluti per ospitare tutto quel che concerne i “salvavita” del guidatore, dall’airbag fino ai sistemi di assistenza alla guida (ADAS), fatti di sensori, telecamere e radar, infilati ovunque, per una visione a 360 da dentro l’abitacolo. Il lavoro è diventato un continuo confronto con tecnici e ingegneri ma alla fine le auto dopo aver ospitato enormi quantità di chip per essere più controllate, hanno iniziato a guadagnare in sicurezza (la conferma arriva dalle 5 stelle Euro NCAP, sempre più numerose).
La “questione” visibilità
Rimane il capitolo visibilità. Se gli interni sono migliorati, con vani in più ritagliati qua e là a vantaggio di chi passa ore in fila, quando è il momento di parcheggiare i centimetri in più guadagnati in larghezza oggi si possono sentire, specie nei parcheggi a spina o, negli autosili, sulle rampe di accesso più datate. Come fare? Sensori e telecamere per facilitare le manovre sembrano essere la soluzione più efficace per risolvere il problema, seppur quando si acquista, in molti allestimenti di partenza non sono previsti.
Ecco, una buona notizia c’è. Dal 2024 tutti i veicoli circolanti nell’ unione europea dovranno avere diversi elementi di serie tra cui: la frenata automatica d’emergenza, il sistema di controllo della velocità, il monitoraggio della stanchezza del conducente e l’assistente per il mantenimento della corsia di marcia. A quel punto, una volta in concessionaria, avere gli optional desiderati potrebbe essere scontato o comunque meno oneroso di un tempo.