Specchio, 13 marzo 2022
Miss Merkel e il cane Putin nei gialli di successo in Germania
Correva l’anno 2007 quando il presidente Vladimir Putin si presentò all’incontro con Angela Merkel a Mosca con il suo enorme labrador nero, «benché – ricostruì anni dopo la cancelliera – il presidente russo sapesse, credo, che non ero esattamente ansiosa di salutare il suo cane». La foto di quell’incontro, con il sorriso sornione di Putin e il disagio imbarazzato di Merkel – che per i cani ha sempre avuto una vera fobia – fece il giro del mondo e colpì l’immaginazione di molti. Tra questi, lo scrittore tedesco David Safier, autore del giallo tradotto in italiano Miss Merkel e l’omicidio nel castello. Nel trasformare l’ex cancelliera in pensione in una novella Miss Marple, Safier non ha dimenticato l’episodio di Mosca e ha fatto di un minuscolo carlino il fedele compagno dell’annoiata ex premier, con un particolare non casuale, che sa di vendetta “servita fredda": il bassotto si chiama Putin. Questo accadeva circa un anno fa, con l’uscita del primo volume. Ora le cose sono cambiate. La dannatio memoriae che accompagna ogni guerra rende anche solo il nome “Putin” non più appropriato. «La casa editrice, il carlino ed io abbiamo trovato che Putin non sia un nome adatto per un cane» ha scritto Safier su Facebook, annunciando che nel secondo volume della serie Miss Merkel, omicidio nel cimitero, uscito il 1 marzo in Germania, il cane avrà un un nome diverso. «Non voglio più chiamarmi Putin!», dice il cane con una lacrimuccia agli occhi in un’immagine pubblicitaria.
In Germania il primo volume della serie ha avuto uno successo di pubblico straordinario, con 400.000 copie vendute a fine 2021. L’idea del personaggio è partita da una domanda che tutti si sono fatti negli ultimi anni: «Cosa farà Merkel dopo aver lasciato la cancelleria?» «Non mi sembrava il tipo che entra in un consiglio di Sorveglianza, come tanti politici a fine carriera», ha raccontato l’autore in un’intervista. «Poi per caso mi è capitato di vedere un episodio del tenente Colombo e ho pensato: “ecco, proprio questo potrebbe fare"». Merkel mette insieme le caratteristiche del personaggio di Agatha Christie e del tenente Colombo: un ragionamento logico-analitico tipico di Miss Marple e un’aria understatment tipica di Colombo, spiega Safier. Come Colombo anche Merkel è stata sempre stata sottovalutata dai suoi avversari, una caratteristica che le ha permesso di “disfarsene” con grazia.