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 2022  marzo 12 Sabato calendario

Blackrock in Russia perde 17 miliardi

Blackrock fa perdere 17 miliardi di dollari ai suoi clienti sul mercato russo in pochi giorni. Il gestore Usa, leader mondiale nel risparmio con 10 mila miliardi di dollari di masse gestite, potrebbe consolarsi con le proporzioni: è come se, dei nostri 10 mila euro di tesoretto azionario, l’invasione dei russi in Ucraina ci avesse fatto perdere 17 euro, che proprio sulla Russia erano puntati. Ma le dimensioni, e i tempi, qui contano. E il fatto che Blackrock abbia potuto vaporizzare 17 miliardi nei quattro giorni seguiti al 23 febbraio, quando i mercati globali hanno riaperto in guerra, fa rumore. Tanto che Larry Fink, il quasi leggendario amministratore delegato di Blackrock, l’uomo che con una mossa di mouse – o anche solo un aggettivo sparso nelle celebri lettere agli investitori – può fare o disfare aziende e settori interi, ha dovuto dare spiegazioni. «È stata una situazione molto complessa e fluida: dopo le sanzioni commerciali e finanziarie prese dall’Occidente, la Russia è stata tagliata fuori dal mercato globale – ha scritto Fink sul social media LinkedIn -. Blackrock continuerà a collaborare fattivamente con regolatori, fornitori di indici e altri attori del mercato per assicurare ai propri clienti la liquidazione delle posizioni nell’azionario russo, nei modi e nei tempi che saranno consentiti dai regolatori e dalle condizioni di mercato». Anche perché la Borsa di Mosca, in evidente assetto di guerra, ha dimezzato la capitalizzazione in poche sedute: poi è stata chiusa e non ancora riaperta.
I conti in tasca al gestore li ha fatti il Financial Times, per cui Blackrock a fine gennaio aveva strumenti finanziari russi dei clienti per 18,2 miliardi di dollari. Secondo i dati di Morningstar, il 25 febbraio, poche ore dopo il blitz dei carri armati di Vladimir Putin, l’esposizione di Blackrock in Russia si era già deprezzata a circa 5 miliardi di dollari. Mentre il 28 febbraio, a cinque giorni dall’inizio della guerra, Blackrock ha sospeso le operazioni su listino russo, dopo che tutte le sue posizioni valevano solo 1 miliardo, pari allo 0,01% delle masse totali gestite. Non ci sarebbero state grandi vendite di partecipazioni, piuttosto una loro pesante svalutazione da parte del gestore di New York, dopo che la situazione aveva reso l’ampia parte di quegli strumenti finanziari illiquidi. Per un portavoce di Blackrock, citato da Reuters, le perdite dei clienti «dipenderanno dalla tipologia dei loro investimenti, e dalle date di entrata o di uscita dal mercato russo nel periodo in oggetto». Magra consolazione, come quella per cui ci sono altri gestori di grido invischiati nelle perdite finanziarie in Russia. Per esempio Pimco, il marchio dell’assicuratore tedesco Allianz che prima della crisi deteneva oltre 1,5 miliardi di dollari nel debito sovrano russo, e 1,1 miliardi di dollari di altre esposizioni nelle polizze contro il default di Mosca; un default che invece, almeno in termini finanziari, potrebbe non essere tanto remoto.
Blackrock, che investe per decine di milioni di cittadini, non solo statunitensi, è tra i principali azionisti di quasi tutte la maggiori aziende nel mondo: anche in Italia, dove tra l’altro ha il 5% delle banche Intesa Sanpaolo e Unicredit. Non è chiaro quali siano i suoi investimenti che più sono collassati sul listino russo, ma un indizio c’è. Erus, il maggior Etf russo venduto da Blackrock, a fine 2021 valeva 600 milioni, e ora è stato svalutato a 1 milione. Nell’attesa del rimbalzo, Blackrock ha intanto sospeso i costi di gestione dei propri Etf russi.