Da il Messaggero, 10 marzo 2022
“È QUESTO LO YACHT DI PUTIN?” - LA FINANZA APRE UN’INCHIESTA - IL "NEW YORK TIMES" SI CHIEDE SE IL MEGA-BARCONE ORMEGGIATO A MARINA DI CARRARA SIA DI PROPRIETÀ RUSSA O ADDIRITTURA DI MAD VLAD, VISTO CHE FINORA NESSUN PROBABILE PROPRIETARIO È STATO IDENTIFICATO PUBBLICAMENTE. IL CAPITANO DELLO YACHT SI È LIMITATO A SMENTIRE CHE SIA DI PUTIN O CHE IL LEADER RUSSO VI ABBIA MAI MESSO PIEDE. ALLORA PERCHE’ QUANDO E’ ARRIVATA IN PORTO L’IMBARCAZIONE E’ STATA MESSA AL RIPARO? -
Un mega yacht lungo 140 metri del valore stimato in 700 milioni di dollari è ormeggiato a Marina di Carrara: è uno dei superyacht più grandi, più nuovi e più costosi del mondo e il New York Times - che ne dà notizia - si chiede se sia di proprietà russa o addirittura del presidente Vladimir Putin, visto che finora nessun probabile proprietario è stato identificato pubblicamente.
Certo è, riporta il quotidiano statunitense, che lo Scheherazade - così si chiama il mega yacht - è «al vaglio della polizia italiana»: il suo capitano, il britannico Guy Bennett-Pearce, ha riferito che gli inquirenti sono saliti a bordo venerdì scorso e ne hanno esaminato la documentazione. E secondo una fonte che ha voluto mantenere l'anonimato la Guardia di Finanza avrebbe aperto un'inchiesta sul caso.
In un colloquio telefonico con il Nyt, Bennett-Pearce si è limitato a smentire che lo Scheherazade sia di Putin o che il leader russo vi abbia mai messo piede. Bennett-Pearce si è rifiutato di dire altro sull'identità dell'armatore. Successivamente, in un messaggio inviato ad un giornalista del New York Times, il capitano ha detto che «non aveva altra scelta» che quella di consegnare alle autorità italiane i documenti che rivelano l'identità del proprietario.
Il giornale ricorda infine che il mistero sul proprietario dello Scheherazade è nato anche perché il nome sullo scafo dell'imbarcazione è stato coperto e quando lo yacht è arrivato nel porto è stata eretta un'alta barriera metallica sul molo per metterlo a riparo.