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 2022  febbraio 14 Lunedì calendario

Biografia di Filippo Crivelli

Filippo Crivelli (1928-2022). Regista teatrale. «Quando sono nata, nel 1969, mio zio aveva 41 anni e da che ho memoria di lui lo ricordo immerso nella lettura di libri e copioni, nell’ascolto di radio, televisione, video e musicassette e poi dvd. Non era un eremita però: spuntava spesso dalla sua stanza quando le nipoti, fin da piccolissime, arrivavano a portare scompiglio nella casa di Milano dove viveva da quando aveva sei mesi. Ci ha sempre trattate da spettatrici in erba, da future appassionate di musica e teatro: parlava con noi, d’istinto, il linguaggio universale dell’arte, non quello che si riserva ai bambini nel timore che non possano capire i discorsi degli adulti. Tra le esperienze più belle, ricordo un viaggio a Palermo nell’estate del 1990: Filippo Crivelli ebbe una lunga collaborazione con il Teatro di Verdura (“parentesi” estiva del Massimo) e vi portò in scena diverse operette, tra le quali La principessa della Czarda, Il Paese dei campanelli, Cin Ci La e Al Cavallino bianco. Per una settimana mi divisi tra lunghe passeggiate mattutine sulla spiaggia di Mondello e presenza, a partire da metà pomeriggio, alle prove degli spettacoli. Giorno dopo giorno le operette prendevano forma sotto i miei occhi e oltre a scoprire quanto studio e concentrazione siano richiesti agli attori e a ogni persona che lavora a uno spettacolo, mi resi conto di quanto sia importante la figura del regista. Mio zio era severo e maniacale nella cura dei dettagli, sapeva però pure essere paziente e comprensivo, salvo perdere la pazienza, che per lui non significava (solo) alzare la voce e usare toni duri, ma soprattutto fare battute taglienti» [Giulia Crivelli, Sole].