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 2022  febbraio 18 Venerdì calendario

Biografia di Fausto Cigliano

Fausto Cigliano (1937-2022). Artista della canzone napoletana. Suo papà era comandante dei vigili urbani. Penultimo di sette figli, sfollato durante la guerra a Roccabascerana (Avellino), il giovane Fausto imbracciò la chitarra, strumento che lo accompagnerà fino alla fine, e si mise a cantare quasi per caso. Cresciuto artisticamente avendo come punto di riferimento il cantato recitato del maestro Roberto Murolo, la Tv di Stato lo notò a 17 anni. Debuttò al Festival di Napoli nel 1957 facendo il riepilogo delle canzoni in gara. Di bella presenza, alto, elegante, il cinema ci mise poco ad accorgersi di lui, così come anche la televisione. Nel 1959 conquistò il gradino più alto del podio del Festival di Napoli, in coppia con Teddy Reno, presentando il brano Sarra’ chi sa, scritto proprio dal maestro Murolo con Renato Forlani. Cinque anni dopo, nel 1964 bissò il tutto, portò alla ribalta a Sanremo, con E se domani, di Carlo Alberto Rossi e Giorgio Calabrese, canzone resa immortale poi grazie anche all’interpretazione di Mina. Ma non arrivò neanche in finale. Condivise per molti anni l’amore per la musica e per la chitarra con un altro maestro come Mario Gangi. Cigliano è stato autore di canzoni come Ossessione ‘70, Napule mia, Ventata nova, Scena muta. La sua discografia conta tantissimi 45 giri e album. 7 sono stati i film che lo hanno visto coinvolto: Guardia, ladro e cameriera, Classe di ferro, Ragazzi della Marina, La duchessa di Santa Lucia, Cerasella, Destinazione Sanremo, Passione. Da tempo ammalato, nell’ultimo periodo si era aggravato per un problema renale. Si è spento ieri notte all’ospedale Gemelli. Martedì scorso aveva festeggiato i suoi 85 anni. Con lui se ne va un altro pezzo della Napoli che fu [Aymone, CdS].