Anteprima, 18 febbraio 2022
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Biografia di Cristina Calderón
Cristina Calderón (1928-2022). Ultima persona al mondo a parlare la lingua Yagán, l’idioma del popolo indigeno più australe del pianeta, scomparso dopo aver abitato per oltre 6mila anni la Terra del Fuoco, in Cile. «Con la conquista della regione, avvenuta alla fine dell’Ottocento, arrivarono le malattie portate dai nuovi arrivati: dei 3mila nativi, ne rimanevano, cinquant’anni dopo, 130. All’inizio del millennio se ne contavano appena tre, tra cui Cristina. Per questo, la donna era stata dichiarata “tesoro vivente” dell’umanità dall’Unesco e dal governo cileno. La lingua degli antichi navigatori del Canale di Beagle è estremamente complessa: la compongono ben 32.400 vocaboli, un’enormità rispetto ai 5mila degli idiomi standard. Proprio per tale ragione, nemmeno i sette figli della donna la padroneggiano in modo fluente. Alla difficoltà, inoltre, si somma lo stigma esistente nei confronti dei nativi, che portava questi ultimi a “dimenticare” lingue e tradizioni. Fino alla fine, la Calderón si è impegnata a conservare a trasmettere la cultura Yagán. Un lavoro intensificato ancor più dopo la scomparsa, nel 2003, della sorella Ursula. “Non ho più nessuno con cui parlare”, aveva spiegato allora Cristina» [Capuzzi, Avv]. La sua morte, ieri, a Villa Ukika, nell’estremo sud del Cile, ha causato commozione nell’opinione pubblica.