il Fatto Quotidiano, 8 marzo 2022
Danilo Iervolino racconta come sarà il suo Espresso
Danilo Iervolino è il nuovo principe Caracciolo.
Lei non sa che onore mi fa sentirlo dire.
È una cosa straordinaria. È riuscito in un battibaleno ad avanzare fin sulla scena nazionale.
Sono i primi risultati del duro lavoro e della dedizione, della passione, di quel mix di energia vitale, diciamo così.
Con l’Espresso in tasca l’outlook Iervolino salirà ancora nel rating degli imprenditori vippissimi.
L’Espresso ha fatto la storia dell’Italia.
Ha covato grandi firme e ha fatto grandi battaglie civili, progressiste, fondamentalmente radicali e di sinistra.
I brividi, le dico. Brividi. Sono più che onorato ed è ancora poco dirlo in questo modo.
Ricordo che nel 2014 strinse con Silvio Berlusconi un’intesa per offrire ai dirigenti di Forza Italia una scuola di formazione, un momento di crescita politica e culturale. Iervolino come il Caronte nel campo largo del liberalismo. Destra moderna, asciutta, pragmatica, americana.
Alt, ora la fermo. Mica solo con Forza Italia? Sono ancora presidente della Pegaso e come tale abbiamo intrattenuto rapporti col più vasto mondo della politica e della società civile.
L’università telematica che però ha venduto a un fondo americano.
Esatto.
Facendo un sacco di soldi.
Non posso rivelarle i dettagli per via dei rigidi vincoli delle clausole di riservatezza.
Un miliardo di euro la valutazione dell’azienda, a lei almeno trecento milioni.
Davvero, mi creda e non per scortesia, ma non posso rivelare nulla.
Mamma mia quanti italiani fanno l’università per corrispondenza.
Caro amico, è il tempo nuovo, il modo nuovo di studiare. Pegaso è la prima e fa un sacco di utili.
Diritto privato fu per me un calvario. Se a quel tempo fosse esistita la Pegaso sicuramente avrei affrontato l’esame con più scioltezza…
Durante la fase dello studio e dell’approfondimento le avremmo cucito un abito su misura.
Un tutor tutto per me.
Esatto.
Ha già in testa il nome del nuovo direttore dell’Espresso?
Ci stiamo lavorando. Mi faccia dire una cosa però, rispetto al rapporto con Forza Italia.
Prego.
Pegaso ha costruito una collaborazione anche con il Pd. Era il nostro lavoro, il nostro modo di operare, a tutto campo.
Una scuola di formazione anche col Pd?
Per dire del nostro ecumenismo.
Ma lei è progressista o conservatore? O tutt’e due?
Credo nel progresso, sono necessariamente progressista.
Il settimanale che ha appena comprato diverrà quotidiano?
Resterà settimanale
Dei 25 giornalisti in organico quanti ne licenzierà?
Licenziare? Ma dottore! Nessuno, ma proprio nessuno.
E come sarà il nuovo settimanale del nuovo principe Caracciolo?
Schiena dorsale dentro la storia d’Italia, occhi e mente puntati al futuro, navigando nel grande lago della rivoluzione tecnologica.
Quindi molto hi-tech.
Progetto un grande propulsore, un mediatech.
Poca carta, tanto web.
Carta e digitale. Scrittura e televisione, web e ogni altra forma di connessione col mondo della società 5.0.
Molto virtual.
Proiettata dentro il tempo che si apre.
Quanto ha pagato l’Espresso?
Non posso dirlo.
Prima ha cercato di comprare l’Unità.
Neanche questo è vero.
Ha chiesto anche del Mattino.
Ma no, false ricostruzioni.
Iervolino ha prima fatto ingresso nel mondo del calcio.
La Salernitana è stato un approdo molto gratificante.
Il calcio, i giornali, le manca solo la politica.
Io sono politico.
L’onorevole Iervolino.
Nel senso che il mio impegno, la misura della mia passione civile è integra e andrà messa alla prova. Politico, ma non partitico.
Non partitico. Sapevo che è in ottimi rapporti con la famiglia di Vincenzo De Luca, il conducator della Campania. Intimità sia con il babbo che soprattutto con i figli.
Da Pegaso è passato il mondo intero. Abbiamo avuto il piacere di ascoltare testimonianze da qualunque angolo visuale. Il voler sempre etichettare sa di vecchio, abitudine del tempo che fu.
Un’abitudine del Novecento, presidente. Comunque non deve sentirla come un’offesa…
Ma assolutamente, onorato anzi. Voglio solo dire che rivolgo lo sguardo ovunque.
Lei vive a Palma Campania.
Tra Palma Campania e Roma.
Prima la Salernitana, poi l’Espresso.
Posso dirle? Avrei piacere di vederla allo stadio.