6 marzo 2022
Biografia di Tolstoj
28 agosto 1828 Nasce a Jasnaja Poljana, presso Tula, Lev Nikolaevič Tolstoj, quarto figlio (dopo Nikolaj, Sergei e Dmitrij) del conte Nikolaj Il’ič. Sul trono di Russia siede Nicola I (1825-1855), che ha soffocato nel sangue la rivolta dei decabristi (dicembre 1825).
4 agosto 1830 La madre, Marija Nikolaevna Tolstaja, muore dando alla luce la quinta figlia, Marija.
gennaio 1837 I Tolstoj si trasferiscono a Mosca.
21 giugno 1837 Muore il padre, conte Nikolaj Il’ič. Gli orfani passano sotto la tutela delle zie Aline e Toinette, e compiono i loro studi sotto la guida di precettori stranieri.
novembre 1841 Dopo la morte della zia Aline gli orfani passano sotto la tutela della zia Pelageja, e si trasferiscono presso di lei a Kazan’.
1844 Lev si iscrive all’università di Kazan’, che abbandonerà nel ‘47 senza aver concluso nessun corso di studi.
1845 Comincia a tenere un diario, abitudine che conserverà – con interruzioni più o meno lunghe – fino alla morte. Redige spesso delle regole di vita, cambiandole frequentemente.
1847 Si stabilisce con la zia Toinette nella casa paterna di Jasnaja Poljana, che è diventata di sua proprietà in seguito alla spartizione dell’eredità. Legge molto e disordinatamente; concepisce una vera venerazione per Jean-Jacques Rousseau.
gennaio 1849 Si trasferisce a Pietroburgo. La vita dissipata e le perdite al gioco lo obbligano a vendere una parte delle terre e dei contadini di sua proprietà.
giugno 1849 Torna a Jasnaja Poljana. Abbozza vari piani per il suo avvenire, senza però sceglierne nessuno; intanto passa il suo tempo al tavolo verde e a inseguire le tzigane, le serve e le contadine.
dicembre 1850 Si trasferisce a Mosca. Comincia a scrivere racconti.
aprile 1851 Segue come civile il fratello Nikolaj che si reca nel Caucaso come ufficiale. Si stabilisce nel villaggio cosacco di Starogladkovskaja e partecipa come volontario a scaramucce contro i montanari ribelli. Fa domanda di arruolarsi nell’esercito. Contrae una malattia venerea. A causa delle perdite al gioco s’ingolfa nei debiti. Scrive il breve racconto La giornata di ieri e lavora a quello che sarà Infanzia.
3 gennaio 1952 Viene arruolato con il grado di aspirante ufficiale (junker).
luglio 1852 Invia a Nekrasov, direttore della rivista “Il contemporaneo”, il manoscritto di Infanzia. Nekrasov gli risponde con una lettera molto lusinghiera e pubblica il racconto sul numero di ottobre della sua rivista. Infanzia ottiene un grande successo.
1853 Sempre sul “Contemporaneo” viene pubblicato un racconto di Tolstoj sulla guerra nel Caucaso, L’incursione.
1854 Viene nominato ufficiale e trasferito all’armata di Moldavia impegnata nella guerra con la Turchia. Vende la casa paterna di Jasnaja Poljana per pagare i debiti di gioco.
7 novembre 1854 Dietro sua richiesta viene trasferito a Sebastopoli, assediata da francesi, inglesi e piemontesi. Comincia a scrivere i tre racconti su Sebastopoli che verranno pubblicati sul “Contemporaneo”.
18 febbraio 1855 Muore Nicola I e gli succede Alessandro II.
agosto 1855 Cade Sebastopoli. Tolstoj assiste all’attacco finale del nemico e alla successiva ritirata dei russi.
novembre 1855 Rientra a Pietroburgo dove conosce Turgenev, Ostrovskij, Tjutčev e tutti i più importanti letterati dell’epoca, eccetto Dostoevskij che è deportato in Siberia e che non conoscerà mai personalmente. Resta molto deluso dalla conoscenza dei suoi confratelli in letteratura.
dicembre 1856 Muore in condizioni miserabili il fratello Dmitrij, cui Lev aveva fatto visita qualche tempo prima a Orël.
1856 Il nuovo zar Alessandro II inaugura una politica di riforme che culminerà nel ’61 con la liberazione dei servi della gleba.
1856 Trascorre quasi tutto l’anno a Jasnaja Poljana. Fa progetti di matrimonio. Si interessa alla questione della liberazione dei servi della gleba. Scrive Adolescenza, Giovinezza e altri brevi racconti. Si dimette dall’esercito.
febbraio 1857 Primo viaggio in Occidente. A Parigi incontra Turgenev, Nekrasov e altri russi. Assiste a un’esecuzione capitale che gli fa perdere ogni illusione sul “progredito Occidente” e sul progresso in generale.
aprile 1857 Si stabilisce nelle vicinanze di Ginevra. Scrive Lucerna e lavora a I cosacchi.
6 agosto 1857 Rientra in patria. Trascorre l’inverno tra Mosca e Pietroburgo. Scrive Tre morti. Mantiene una fitta corrispondenza con la sua confidente preferita, la zia Alexandrine, damigella d’onore dell’imperatrice.
1858-59 Vive a Jasnaja Poljana. Scrive Felicità familiare. Ha un duraturo legame con una contadina sposata, Aksinja Bazykina, dalla quale ha un figlio. Apre nella sua tenuta una scuola per i figli dei contadini.
2 luglio 1860 Secondo viaggio in Occidente. In Germania studia i sistemi di educazione in vigore in varie città tedesche; quindi passa in Francia dove prosegue la sua indagine pedagogica.
20 settembre 1860 Assiste alla morte del fratello Nikolaj a Hyères e ne rimane sconvolto.
fine 1860-inizio ’61 Viaggio in Italia. Quindi ritorna a Parigi e di lì si reca a Londra dove conosce, tra gli altri, Herzen.
19 febbraio 1861 Alessandro II emana l’editto di liberazione dei servi della gleba.
marzo 1861 Passa a Bruxelles dove conosce Proudhon. Scrive il racconto Polikuška.
1861-62 Rientrato a Jasnaja Poljana, viene nominato arbitro di pace con il compito di dirimere le controversie relative alla spartizione delle terre tra proprietari e contadini. Si attira l’odio dei proprietari per la sua imparzialità. Riprende, coadiuvato da alcuni collaboratori, la sua attività pedagogica nella scuola per i figli dei contadini e pubblica una rivista di pedagogia che gli procura dei fastidi con le autorità. Pubblica I cosacchi sul “Messaggero russo”, la rivista di Katkov.
6 luglio 1862 Mentre egli si trova presso i nomadi baškiri nella steppa di Samara, in seguito a una denuncia anonima la sua casa di Jasnaja Poljana viene perquisita dalla polizia che non trova nulla di compromettente. Lev scrive una lettera di protesta all’imperatore.
23 settembre 1862 Dopo un brevissimo fidanzamento, sposa Sofija (Sonja) Andreevna Behrs, una ragazza di appena diciotto anni (Lev ne ha trentaquattro). Rinunciando al viaggio di nozze, gli sposi si stabiliscono subito dopo a Jasnaja Poljana con la zia Toinette. Ha inizio per Lev un periodo di felicità domestica e di grande fecondità letteraria. Su richiesta di Sonja, chiude la scuola di Jasnaja Poljana.
27 giugno 1863 Nasce Sergej, il primo di quattordici figli. Primo scontro tra i coniugi: Lev pretende che Sonja, contro il consiglio dei medici, allatti lei stessa il bambino, ma Sonja si rifiuta.
1864-69 Scrive Guerra e pace e lo pubblica in volume presso l’editore Bartenev, ottenendo un successo eccezionale.
2 settembre 1869 Durante un viaggio a Penza per acquistare nuove terre, pernottando in una locanda di Arzamas, ha un terribile incubo che consiste nella visione della morte e del nulla. Il ricordo di quella notte lo accompagnerà per tutta la vita.
1870 Riprende i suoi interessi pedagogici, riapre la scuola e scrive i Quattro libri di lettura. Progetta di scrivere un romanzo su Pietro il Grande.
1873 Comincia a scrivere Anna Karenina, destinandolo al “Messaggero russo” di Katkov.
9 novembre 1873 Muore Petja, l’ultimo nato dei suoi figli.
20 giugno 1874 Muore l’amata zia Toinette.
20 febbraio 1875 Ad appena dieci mesi di età muore Nikolaj, il quinto figlio, e dieci mesi dopo muore la zia Pelageja.
1877-78 Guerra russo-turca. Nell’epilogo di Anna Karenina Tolstoj prende posizione contro coloro che sono favorevoli alla guerra vista come una crociata per la liberazione dei “fratelli slavi” dal giogo turco. La pubblicazione del romanzo riscuote un enorme successo.
1879-82 Scrive la Confessione, operetta che segna la “conversione” che divide nettamente in due parti la sua vita. Da questo momento gli interessi morali, religiosi, sociali e politici prevarranno di gran lunga su quelli letterari.
1880-83 Scrive i saggi Critica della religione dogmatica, Concordanza e traduzione dei quattro Vangeli e Cos’è la mia fede.
giugno 1880 Celebrazione a Mosca dell’inaugurazione del monumento a Puškin. Tolstoj si rifiuta di prendervi parte, mentre Dostoevskij vi ottiene uno straordinario successo. 28 gennaio
9 febbraio 1881 Muore Dostoevskij.
2 marzo 1881 Assassinio dello zar Alessandro II. Tolstoj scrive al figlio e successore Alessandro III chiedendogli di graziare i terroristi responsabili dell’attentato. La sua richiesta viene ignorata e i terroristi impiccati.
15 settembre 1881 Per volontà di Sonja, e nonostante l’opposizione di Lev, i Tolstoj si trasferiscono a Mosca. gennaio
1882 Partecipa al censimento della popolazione di Mosca, venendo così a diretta conoscenza della miseria dei ceti più bassi. Su questa sua esperienza scrive il saggio Che fare?
1883 Conosce Vladimir Grigorevič Čertkov che diventerà il suo allievo prediletto e il più accanito nemico di Sonja. I suoi rapporti con la moglie e i figli diventano sempre più tesi perché egli critica duramente il loro modo di vita. Muore Turgenev.
1884 In seguito a un accordo tra i due, Sonja comincia a pubblicare in proprio le opere di Tolstoj anteriori al 1881, incassandone i diritti, mentre Lev, in collaborazione con Čertkov e l’editore Sytin, fonda la casa editrice Il Mediatore con cui pubblica le sue opere posteriori a quell’anno, vendendo i libri a basso prezzo e rinunciando ai diritti.
1886 Scrive il racconto La morte di Ivan Il’ič e il dramma La potenza delle tenebre. Comincia la commedia I frutti dell’istruzione e conclude la stesura del racconto Misuratela.
1887-89 Scrive Sonata a Kreutzer e quindi il racconto Il diavolo, pubblicato postumo, e il saggio Della vita.
16 settembre 1891 Pubblica una dichiarazione con cui permette a chiunque di pubblicare le sue opere posteriori al 1881 senza corrispondergli i diritti d’autore.
1891 Scrive il racconto Padre Sergio e il saggio Il regno di Dio è in voi. Lev e Sonja partecipano attivamente all’opera di soccorso delle popolazioni della Russia centrale e meridionale colpite dalla carestia.
7 luglio 1892 Firma un atto di donazione con cui si spoglia di tutti i suoi averi dividendoli tra la moglie e i figli.
1894 Muore Alessandro III e gli succede il figlio Nicola II, l’ultimo zar. Poco dopo la successione al trono Nicola II dichiara pubblicamente che non intende minimamente limitare il potere autocratico trasmessogli dai suoi avi.
1895 Scrive Padrone e servitore. Muore in tenera età l’ultimo dei suoi figli, l’amatissimo Vanička.
1896 Scrive il dramma La luce brilla nelle tenebre.
2 giugno 1897 Si oppone invano al matrimonio della figlia maggiore Máša, e qualche anno dopo a quello della figlia Tanja, ma sempre invano.
1895-97 Prende più volte le difese – perlopiù senza successo – delle sette ereticali russe perseguitate dal governo.
1897 Nel saggio Che cos’è l’arte stronca tutte le maggiori opere d’arte del passato, compresi i propri romanzi.
1897-99 Scrive il romanzo Resurrezione.
22 febbraio 1901 la chiesa ortodossa condanna Lev Tolstoj, “falso dottore vittima del suo orgoglio”, ma la condanna suscita sdegnate proteste in tutta la Russia. La sua notorietà e la sua autorità morale è così vasta che viene definito “il secondo zar”.
estate 1901 Si reca per ragioni di salute a Gaspra, in Crimea, dove soggiornerà a lungo. Incontri con Cechov e Gorkij.
1902-03 Scrive il dramma Il cadavere vivente, i racconti brevi Dopo il ballo e Il cupone falso, i racconti lunghi Chadzi-Murat e Il divino e l’umano, e il saggio-stroncatura su Shakespeare.
1904 muoiono la zia Aleksandrine e il fratello Sergej.
1904-1905 Guerra russo giapponese
9 gennaio 1905 La “omenica di sangue”. Centinaia di persone perdono la vita in seguito alla repressione, opera dei cosacchi, di una pacifica dimostrazione popolare.
27 giugno 1905 Ammutinamento dell’incrociatore Potëmkin
1905 Si verificano scioperi e rivolte in tutto il paese e si ha la formazione dei primi soviet. Lo zar pubblica un editto in cui promette il rispetto delle libertà fondamentali e la costituzione di un parlamento eletto dal popolo, promesse che saranno ben presto disattese. Nella lotta senza quartiere tra l’autocrazia e i rivoluzionari, Tolstoj resta un isolato, giacché egli ripudia la violenza. Tuttavia la polizia inquisisce e arresta molti dei suoi discepoli.
1908 Alla notizia dell’impiccagione di 20 contadini, Tolstoj scrive un appello al governo intitolato Non posso più tacere, condannando la repressione. L’appello viene proibito in Russia, ma conosce una vastissima diffusione all’estero.
28 ottobre 1910 sfinito dalla lunga lotta con Sonia, che vuole ad ogni costo strappargli i diari nel timore che vengano affidati a Čertkòv per la pubblicazione, Lev fugge di notte dalla sua casa dei Jasnaja Poljana, e qualche giorno dopo, il 7 novembre, muore nella stazioncina di Astapovo. A Sonia, giunta ad Astapovo con un treno speciale, non viene permesso dai medici e dalla figlia Alexandra di vedere il marito prima della morte.
1918 morte della moglie Sonia.
@font-face {font-family:"Cambria Math”; panose-1:2 4 5 3 5 4 6 3 2 4; mso-font-charset:0; mso-generic-font-family:roman; mso-font-pitch:variable; mso-font-signature:-536870145 1107305727 0 0 415 0;}@font-face {font-family:Calibri; panose-1:2 15 5 2 2 2 4 3 2 4; mso-font-charset:0; mso-generic-font-family:swiss; mso-font-pitch:variable; mso-font-signature:-536859905 -1073697537 9 0 511 0;}p.MsoNormal, li.MsoNormal, div.MsoNormal {mso-style-unhide:no; mso-style-qformat:yes; mso-style-parent:"”; margin-top:0cm; margin-right:0cm; margin-bottom:10.0pt; margin-left:0cm; mso-pagination:widow-orphan; font-size:48.0pt; mso-bidi-font-size:28.0pt; font-family:"Times New Roman”,serif; mso-fareast-font-family:Calibri; mso-fareast-theme-font:minor-latin; mso-fareast-language:EN-US; mso-bidi-font-style:italic;}.MsoChpDefault {mso-style-type:export-only; mso-default-props:yes; font-size:48.0pt; mso-ansi-font-size:48.0pt; mso-bidi-font-size:28.0pt; mso-fareast-font-family:Calibri; mso-fareast-theme-font:minor-latin; mso-fareast-language:EN-US; mso-bidi-font-style:italic;}.MsoPapDefault {mso-style-type:export-only; margin-bottom:10.0pt;}div.WordSection1 {page:WordSection1;}