1 - BOOM DI ASSUNZIONI NELL'INTERNET DEL FUTURO ECCO LE PROFESSIONI DELLA NUOVA ECONOMIA, 5 marzo 2022
IL LAVORO DEL FUTURO? È NEL METAVERSO - GLI ANNUNCI DI LAVORO PER ESPERTI IN BLOCKCHAIN E CRIPTOVALUTE NEL MERCATO USA SONO AUMENTATI DEL +395% NELL’ULTIMO ANNO – OLTRE ALLE AZIENDE TECNOLOGICHE, ANCHE I MARCHI DI LUSSO STANNO CERCANDO ESPERTI NEL SETTORE PER CREARE NFT ED EVENTI VIRTUALI - LE PROFESSIONI PIÙ RICHIESTE SONO... -
Claudia Luise per “la Stampa” Boom di assunzioni specializzate (+395%), evoluzione rapidissima. L'Internet del futuro apre anche nuove possibilità di lavoro, soprattutto legate alla blockchain. Tra il 2020 e il 2021, gli annunci di lavoro pubblicati su LinkedIn relativi alla ricerca di esperti in blockchain e criptovalute nel mercato Usa hanno segnato un +395% sia in ambito tech e finance che più trasversalmente. A sottolineare lo stretto legame tra metaverso, web3, blockchain e nuove professioni è Giancarlo Valente, Cto di «aulab», la prima Coding Factory italiana.
«Dietro tutti i fenomeni di tendenza come criptovalute, Nft e Metaverso c'è la tecnologia abilitante della blockchain. Si tratta di un nuovo paradigma che probabilmente vedremo realizzarsi tra qualche decina di anni: al momento, è come se fossimo degli esploratori impegnati a scoprire nuovi continenti».
Sono cinque le professioni del futuro nell'economia del Metaverso: Web3 Developer, esperto di cybersecurity, designer di realtà virtuale e realtà aumentata, Innovation manager esperto sia teorico(avrà il compito di aiutare le aziende a sfruttare le opportunità del metaverso e blockchain per nuove opportunità di business) e Crypto artist (l'artista digitale che grazie alla blockchain rende uniche e non riproducibili le sue opere).
2 - METAVERSO DI LUSSO Claudia Luise per “la Stampa”
Hanno iniziato i grandi brand del lusso: per l'alta moda vendere abiti e accessori nel Metaverso è diventato un business che può far crescere clienti e fatturato. D'altronde fabbricano sogni, che siano reali o virtuali il concetto è lo stesso. Ma il Metaverso sta diventando un'opportunità anche per aziende piccole, proprio come avvenuto con ecommerce e social. Il Metaverso, termine nato nel mondo cyberpunk nel 1992 e salito alla ribalta perchè utilizzato da Facebook, è l'evoluzione di Internet, ma non la sostituisce.
Si tratta di un concetto complesso, che prefigura un insieme di mondi virtuali e reali interconnessi, che sono popolati da avatar. I nostri alter ego virtuali devono vestirsi, spostarsi, vivere. Quindi acquistare proprio come accade nella realtà. E perché se una persona nella vita reale veste Gucci, Balenciaga o Dolce e Gabbana non può scegliere le stesse griffe anche nel Metaverso?
Il 29 novembre scorso ai British Fashion Awards è stato conferito per la prima volta il «Fashion Award for Metaverse Design», presentato da un avatar di Alessandro Michele, direttore creativo di Gucci. Dolce&Gabbana ha venduto all'asta sulla piattaforma specializzata Unxd una collezione di nove creazioni couture Nft (Non Fungible Token) per oltre 1.885 Ether (la criptovaluta Ethereum), corrispondente a circa 5,7 milioni di dollari. La casa di moda francese Balenciaga ha creato una business unit dedicata
. United Colors of Benetton, invece, sta lavorando sull'integrazione del virtuale con il reale e ha rivoluzionato un suo negozio in occasione della Fashion Week di Milano adattandolo al nuovo store nel metaverso che ha appena aperto. In generale si stima sia un business che già nel 2025 potrebbe raggiungere i 1000 miliardi. Per aiutare le aziende a capire il cambiamento in corso, alle Ogr Tech di Torino è nata Revibe - Metaverse Factory, fondata da tre startup che si occupano di questa ultima frontiera virtuale.
La Metaverse Factory si occuperà della progettazione strategica, della costruzione e dello sviluppo dei processi interattivi legati alla presenza di brand e aziende nel Metaverso e ha già più di 50 persone che ci lavorano. «L'opportunità oggi è quella di essere pionieri in uno scenario che si sta delineando e che crediamo possa assumere contorni sempre più definiti nei prossimi mesi. Vogliamo dare la possibilità ai nostri clienti di sperimentare per primi nuove logiche di presenza e interazione e di comprenderne le potenzialità», racconta Pietro Bonada, presidente di Ribelli.
«Portiamo la nostra competenza nel mondo del gaming e del 3D - evidenzia Mauro Fanelli, founder di Mixed Bag - al servizio di quella che potrebbe essere un'evoluzione davvero epocale». Anche perché, sottolinea Flavio Trione co-founder di 3x1010, «la tecnologia non è mai fine a se stessa, ma deve essere usata per semplificare dinamiche complesse e rendere le esperienze delle persone più complete».
La scorsa settimana si è tenuto uno dei primi incontri virtuali all'interno di un contesto metaverse: 30 importanti aziende italiane hanno avuto modo di confrontarsi sull'evoluzione in atto e testare sul campo una meta-esperienza. «Il Metaverso non è altro che un modo diverso di vedere e navigare i contenuti internet - racconta Edoardo Calia Cto di Links Foundation - ma ha delle potenzialità nuove molto interessanti come l'enorme aumento di contenuti digitali abilitati dalle blockchain, quindi certificati e riconducibili proprio da un determinato artista o da una azienda».
Senza possibilità di contraffazione. Proprio questo aspetto apre le porte al valore degli oggetti di lusso venduti a cifre che possono sembrare folli se si considera che fisicamente non si possiede nulla.