Guido Olimpio per “il Corriere della Sera”, 5 marzo 2022
RADIO LONDRA TORNA ALL'ATTACCO - LA BBC HA DECISO DI SOSPENDERE LA PROPRIA ATTIVITÀ GIORNALISTICA IN RUSSIA PER IL TIMORE CHE REPORTER E STAFF POSSANO ESSERE PERSEGUITI DALLA CENSURA DEL CREMLINO – MOSCA AVEVA BLOCCATO LE TRASMISSIONI IN DIGITALE DELLA RADIO INGLESE IN LINGUA RUSSA, MA L’EMITTENTE HA REPLICATO GLI APPARECCHI AD ONDE CORTE, UTILIZZATI FIN DAI TEMPI DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE… -
La Bbc ha deciso di sospendere la propria attività giornalistica in Russia. Una decisione motivata dal timore che reporter e staff possano essere perseguiti grazie al nuovo provvedimento di censura adottato dal Parlamento. C'è un evidente rischio di essere minacciati, arrestati, messi in condizione di non poter svolgere la propria attività professionale.
Il Cremlino, del resto, teme la verità scomoda, ha paura che la sua propaganda sul conflitto in Ucraina sia bucata e smentita, quindi introduce il bavaglio per silenziare i media. Infatti ha bloccato le trasmissioni in digitale della radio inglese in lingua russa, un fuoco di sbarramento tipico di ogni regime. Strano - si fa per dire - visto che secondo il Cremlino tutto procede per il meglio.
L'emittente ha replicato rispolverando un vecchio sistema, sempre valido. Che ricorda l'epopea di Radio Londra, all'epoca della lotta al nazismo, e poi i tempi della Guerra fredda. Per alcune ore al giorno la Bbc trasmetterà servizi e news sulle onde corte, chiunque in possesso di una radiolina potrà ascoltare il notiziario.
Per anni, in epoca pre-Internet, gli apparecchi a onde corte hanno rappresentato uno strumento formidabile e poco costoso a disposizione di una platea di ascoltatori vastissima. I russi, peraltro, ne sono consapevoli. I loro servizi segreti hanno impiegato - e impiegano ancora - le onde corte per lanciare messaggi in codice ai loro agenti attivi all'estero. Liste di numeri che vengono poi decifrati. Stessa cosa fanno i cubani e, in qualche periodo, i nordcoreani.