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 2022  marzo 04 Venerdì calendario

PIRELLI NON SGOMMA VIA DALLA RUSSIA - LA SOCIETÀ DI PNEUMATICI È DI PROPRIETÀ DEI CINESI DI “CHEMCHINA”, CHE NON HANNO NESSUNA INTENZIONE DI LASCIARE MOSCA. IN COMPENSO CAMBIANO SOCIO: “ROSTEC”, CHE DETIENE UNA PARTECIPAZIONE DI “PIRELLI TYRE RUSSIA” È IMPRESENTABILE E SOTTO SANZIONI, PERCHÉ GUIDATA DA SERGEI CHEMEZOV, UNO DEI PIÙ VECCHI AMICI DI PUTIN. E COSÌ AL SUO POSTO ARRIVERÀ “NIIR”, SOCIETÀ CHE NON È STATA COLPITA DALLE SANZIONI (MA CHE COMUNQUE HA L’ESERCITO RUSSO TRA I COMMITTENTI…) -

Pirelli ha un problema: il suo socio russo, Rostec, è impresentabile. Si tratta del conglomerato russo della difesa, azienda statale, guidato da Sergei Chemezov, uno dei più vecchi amici di Vladimir Putin, ex Kgb come il presidente russo e con lui negli anni di Dresda. Rostec, che produce mezzi e sistemi d'arma impiegati in questi giorni sul terreno ucraino, è sotto sanzioni sia da parte della Ue che degli Usa.

Al suo posto subentrerà un'altra società, non sanzionata: si chiama Niir ed è al 100% di Rostec. Ma anche questa ha l'esercito russo tra i committenti. «Il prospettato completamento del trasferimento della partecipazione detenuta in Pirelli Tyre Russia da Rostec alla sua controllata Niir - riferisce Pirelli - è l'esito di un'operazione di riorganizzazione interna al gruppo Rostec avviata sin dal 2020 e nessuna rilevanza ha in merito la recente emissione di sanzioni in capo alla stessa Rostec».

Nel sito di Niir è scritto tra l'altro che la società è specializzata «nello sviluppo di pneumatici per esigenze speciali del ministero della difesa e di altre forze dell'ordine». Il gruppo statale ha il 25% di Pirelli Tyre Russia, che produce pneumatici per climi estremi nello stabilimento di Voronezh e li esporta anche fuori dalla Russia.

Fino al 2019 aveva anche un altro stabilimento, Kirov, dove vengono tuttora prodotti anche gli pneumatici dei camion militari Kamaz per l'esercito. Con la quotazione del 2019, lo stabilimento di Kirov è stato separato e adesso fa capo alla sola Rostec. Chemezov, che guida Rostec dal 2007, ha accumulato una notevole ricchezza personale.

Grazie a una serie di inchieste giornalistiche, è emerso come lui o i suoi familiari siano proprietari di lussuosi immobili in Spagna e a Mosca e di uno yacht valutato 140 milioni di euro. Anche lui è stato sanzionato dagli Usa fin dal 2014. Non è la prima volta che i soci russi di Pirelli incappano in questo genere di giri societari.

Rosneft, che nel 2014 aveva preso una quota nella capogruppo Pirelli spa, ha fatto causa alla testata russa iStories che, in partnership con La Stampa e IrpiMedia, aveva ricostruito le peripezie societarie della quota Pirelli. I legali di iStories hanno portato in tribunale i documenti ufficiali di Pirelli dove veniva citata la partecipazione di Rosneft, ma il giudice ha stabilito che i documenti di Pirelli non fossero corretti.